Ciclone in arrivo!
Il bel tempo che abbiamo goduto fino ad ora sta per lasciare il posto a una potente ondata di maltempo proveniente dal nord atlantico. Come anticipato nei nostri precedenti articoli, possiamo ora confermare l’arrivo di un ciclone nel Mediterraneo tra martedì 21 e giovedì 23 novembre. Questo ciclone porterà con sé condizioni meteo avverse in molte delle nostre regioni, con particolare incidenza al centro, al sud e sulle due isole maggiori.
Il Ciclone Mediterraneo: cosa ci aspetta?
Il ciclone sarà generato da una massa d’aria fredda proveniente dal nord, che si scontrerà con l’arco alpino e causerà un dislivello barico in Val Padana. In questa zona si formerà una depressione orografica che si sposterà rapidamente verso sud, nel cuore del Mar Tirreno, al largo della Sardegna. Qui, il vortice si intensificherà rapidamente, trasformandosi in un ciclone di notevole profondità ed estensione, che porterà piogge diffuse e locali nubifragi in diverse aree.
Prime avvisaglie di instabilità martedì
Andiamo a vedere più nel dettaglio quali saranno le regioni più colpite dal maltempo e le tempistiche del peggioramento. I primi segnali di instabilità arriveranno martedì 21 novembre, interessando principalmente le regioni centrali e il nord della Sardegna.
Il picco del maltempo mercoledì
Il culmine del maltempo si avrà mercoledì 22 novembre, con effetti su gran parte del centro e del sud, oltre che sulle due isole maggiori. Secondo le ultime simulazioni, potrebbero verificarsi piogge intense e locali nubifragi tra le Marche, l’Abruzzo, il Molise e localmente anche sulla Sardegna orientale, in Sicilia, Calabria e nella Puglia settentrionale.
Con il progressivo spostamento del ciclone verso sud, giovedì 23 novembre assisteremo a un miglioramento repentino su buona parte delle regioni centrali, mentre continueranno a persistere piogge e locali nubifragi in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Gli ultimi fenomeni legati a questo ciclone si esauriranno nelle prime ore di venerdì 24 novembre sull’estremo sud. Successivamente, ci sarà una breve pausa in attesa di un’altra potenziale ondata di maltempo, questa volta causata da correnti molto più fredde di origine artica. Su quest’ultimo punto, tuttavia, forniremo ulteriori dettagli nei prossimi aggiornamenti meteo.