A Novembre 2024, il tema della siccità resta al centro dell’attenzione globale, con nuovi dati che confermano come il riscaldamento globale abbia aggravato in modo significativo le condizioni idriche di vaste regioni dell’emisfero settentrionale. A distanza di due anni dai primi studi che evidenziavano il ruolo del cambiamento climatico nella siccità record del 2022, la situazione non mostra segni di miglioramento, con conseguenze evidenti su Cina, Europa e Stati Uniti occidentali.
Negli ultimi mesi, il fiume Guadiana, nel cuore dell’Estremadura in Spagna, è stato teatro di una grave riduzione della portata d’acqua, con tratti completamente asciutti visibili sotto il Puente de la Mesta. Questo fenomeno riflette una situazione comune in molte aree mediterranee, dove la combinazione di temperature elevate e precipitazioni scarse ha portato a un prosciugamento progressivo dei corsi d’acqua.
Le conclusioni della ricerca sul clima
Secondo il consorzio di ricerca World Weather Attribution, il cambiamento climatico ha aumentato le probabilità di fenomeni di siccità estrema fino a 20 volte in molte regioni settentrionali del globo. Questa associazione ha recentemente aggiornato i suoi modelli, sottolineando che il 2024 potrebbe essere uno degli anni più caldi mai registrati. Studi focalizzati sull’Europa centro-occidentale indicano che il riscaldamento globale ha triplicato, o persino quadruplicato, la probabilità di siccità gravi, rendendo questi eventi sempre più frequenti e intensi.
Anche se l’estate 2024 non ha superato il record assoluto del 2022, essa si è classificata tra le più calde e asciutte dal 1950, con pesanti ripercussioni sulle riserve idriche e sulla produzione agricola.
La siccità in agricoltura: un problema complesso
Il fenomeno della siccità viene definito in base a diversi parametri, tra cui la scarsità delle precipitazioni, la riduzione dei livelli fluviali e la diminuzione dell’umidità del suolo, una misura cruciale per la crescita delle colture. Quest’ultimo aspetto, spesso chiamato siccità agricola o ecologica, rappresenta uno dei principali ostacoli per l’agricoltura europea, già messa a dura prova da una stagione particolarmente impegnativa.
I dati raccolti dagli esperti indicano che eventi come quello dell’estate appena trascorsa, caratterizzati da condizioni di siccità severa, si verificavano in passato con una frequenza media di una volta ogni 20 anni. Oggi, la probabilità è aumentata sensibilmente, con implicazioni economiche e ambientali di vasta portata.
I modelli climatici e le previsioni per il futuro
Le proiezioni climatiche a lungo termine delineano un quadro preoccupante. Il riscaldamento globale, già responsabile di un aumento medio della temperatura di 1,2 °C rispetto all’epoca preindustriale, potrebbe raggiungere i 2 °C entro il 2050 se non si adottano misure di mitigazione più incisive. Con un simile incremento, le probabilità di eventi di siccità estrema aumenterebbero fino a 15 volte in alcune parti dell’emisfero settentrionale, rendendo crisi come quella attuale la norma, anziché l’eccezione.
“Se il pianeta raggiungesse i 2 °C di riscaldamento globale, ci troveremmo di fronte a fenomeni che oggi consideriamo rari, ma che potrebbero verificarsi quasi ogni anno”, ha affermato Dominik Schumacher, esperto del Politecnico Federale di Zurigo e coautore dello studio. Questa previsione sottolinea l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico con politiche più ambiziose e interventi più rapidi.
Mitigazione effetti siccità e la gestione delle risorse
Nonostante i progressi tecnologici e scientifici, il monitoraggio e la previsione dei fenomeni di siccità restano complessi. L’umidità del suolo, in particolare, è difficile da misurare con precisione, data la variabilità dei fattori che la influenzano, come il tipo di terreno, le pratiche agricole e le condizioni meteorologiche locali.
La World Weather Attribution ha sottolineato che, anche se i modelli climatici offrono indicazioni generali sull’influenza del riscaldamento globale, la quantificazione esatta di questi effetti richiede ulteriori approfondimenti. Tuttavia, gli esperti concordano sull’evidente correlazione tra l’aumento delle temperature globali e l’intensificazione degli eventi di siccità agricola ed ecologica.
Nel 2024, il problema si è ulteriormente aggravato a causa delle temperature record registrate in luglio e agosto, mesi che hanno visto ondate di calore diffondersi su ampie aree dell’Europa meridionale, del Sud-Est asiatico e del Nord America.