Il panorama meteo europeo sta cambiando in maniera repentina proprio in queste ore. L’arrivo di un’intensa ondata di caldo di origine sahariana sta modificando il volto climatico del continente. La Penisola Iberica, in particolare, si trova già nel cuore della bolla di calore, con temperature che stanno toccando i 40°C in alcune aree del sud della Spagna come Andalusia e Murcia, e anche nel sud del Portogallo. Questi valori, più tipici dei picchi estivi di Luglio e Agosto, rappresentano un’anomalia notevole per questo periodo dell’anno.
Il caldo anomalo è alimentato dalla spinta decisa dell’Anticiclone africano, che si sta estendendo dal Sahara verso nord, trasportando masse d’aria roventi e asciutte. Gli scarti rispetto alle medie climatiche stagionali stanno già raggiungendo i +10°C, creando un contesto meteo preoccupante non solo per le temperature estreme, ma anche per l’aumento del rischio incendi e stress idrico.
L’ondata di calore si dirige verso Francia, Germania, Svizzera e infine Italia
Nel corso del fine settimana, la cupola anticiclonica si allargherà ulteriormente, raggiungendo con decisione il cuore del continente europeo. Francia, Germania e Svizzera saranno le prossime a registrare un balzo significativo delle temperature. In città come Parigi e Monaco di Baviera, i termometri sfioreranno i 30°C, con cieli sereni e aria particolarmente secca, rendendo l’atmosfera ancora più estiva.
Anche l’Italia sta vivendo giornate caratterizzate da stabilità meteo e caldo in aumento, specialmente lungo le regioni tirreniche, le pianure del Nord, la Sardegna e le aree interne del Centro-Sud. Le temperature massime superano diffusamente i 28-30°C, e in alcune zone si avvicinano già ai 32-33°C. L’assenza di nuvolosità e la persistenza dell’alta pressione rendono l’aria pesante e poco ventilata, condizione che contribuisce ad accentuare la sensazione di caldo.
La svolta di Giugno
Lunedì 2 Giugno porterà un radicale cambio di scenario sul fronte meteo europeo. Una perturbazione atlantica, proveniente da nord-ovest, si farà strada verso il continente, rompendo la cupola anticiclonica africana. Le conseguenze saranno immediate: un calo netto delle temperature, l’arrivo di correnti instabili e l’innesco di fenomeni atmosferici violenti.
Il fronte freddo sarà responsabile dell’attivazione di celle temporalesche molto intense, soprattutto tra Francia, Svizzera, Austria e Germania, con rischio di grandinate di grosse dimensioni, colpi di vento e persino trombe d’aria. L’elevata energia accumulata nei giorni precedenti, a causa del caldo estremo, fungerà da carburante per questi eventi estremi.
Italia spaccata in due
La perturbazione in arrivo non risparmierà l’Italia, ma avrà effetti molto diversi tra Nord e Sud. Le regioni settentrionali, in particolare le aree alpine e prealpine, saranno le prime a essere coinvolte dalla rottura meteo, con il ritorno di temporali intensi, grandine e un brusco calo termico. Anche la Val Padana non sarà completamente al riparo da rovesci e fulmini, soprattutto nel tardo pomeriggio.
Nel frattempo, il Centro-Sud continuerà a essere protetto dalla lingua calda africana. Le regioni meridionali come Puglia, Sicilia, Calabria, Lazio e Campania resteranno sotto il dominio di un tempo soleggiato e stabile, con massime che potranno toccare anche i 35°C nei settori interni e nelle valli più chiuse. La differenza termica tra Nord e Sud sarà marcata, creando un’Italia divisa sotto il profilo climatico e meteo.
