Il debutto dell’Estate in Italia avviene sotto il segno di un’intensa ondata di caldo subtropicale, pronta a invadere l’intero territorio nazionale. Il cambiamento delle condizioni meteo è davvero netto e repentino, portando un clima tipicamente estivo, con valori termici che potranno oltrepassare ripetutamente i 35 gradi, soprattutto nell’entroterra delle regioni meridionali e sulle isole maggiori, ma punte prossime ai 40 non sono localmente da escludere.
Un cambiamento radicale sull’Italia
Nel giro di pochi giorni, si assiste purtroppo a una vera rivoluzione, caratterizzata da un’assenza quasi totale di perturbazioni. La scena verrà dominata da una figura barica stabile e persistente, che porterà un Anticiclone solido, caldo e opprimente su tutta la Penisola.
Si tratta di un cambiamento netto rispetto al quadro meteorologico che ha caratterizzato gli scorsi tre mesi: la Primavera, infatti, è stata segnata da un susseguirsi quasi continuo di perturbazioni atlantiche, che hanno lasciato spazio solo a brevi momenti di Alta Pressione.
L’Anticiclone Africano entra in azione con decisione
In questa nuova fase, l’Anticiclone africano agirà con maggiore convinzione rispetto al passato recente. Le ultime simulazioni dei modelli previsionali, in particolare il modello statunitense GFS, confermano la formazione di una prima vera ondata di caldo dell’Estate meteorologica.
Secondo le elaborazioni più aggiornate, questa fase calda e stabile potrebbe prolungarsi per circa due settimane, accompagnando il Paese almeno fino alla metà di Giugno. Nel corso di questo periodo si assisterà a un graduale ma costante incremento delle temperature, con valori in continua ascesa che porteranno a giornate bollenti in varie zone d’Italia.
Caldo in intensificazione: picco tra Martedì 3 e Sabato 7
Il primo apice del caldo subtropicale è previsto nel periodo compreso tra Martedì 3 e Sabato 7 . In quei giorni, le temperature massime potrebbero raggiungere e localmente superare i 35 o 37 gradi nelle zone più interne del Sud Italia, così come sulla Sicilia e sulla Sardegna.
Anche il Nord Italia sarà coinvolto da questa invasione di aria calda, anche se in maniera più contenuta. Infatti, sulle regioni settentrionali potranno ancora svilupparsi temporali intensi, che tenderanno a mitigare temporaneamente le temperature in alcune aree. Tuttavia, l’aria calda africana riuscirà comunque a penetrare fino alla Pianura Padana, sebbene con effetti meno marcati rispetto al Sud.
Sabbia e polvere sahariana in arrivo dal deserto
Con l’afflusso di venti sud-occidentali in quota, si assisterà a un trasporto massiccio di polveri sahariane verso l’Italia. Queste correnti porteranno con sé nubi di sabbia desertica, in particolare dal Sahara occidentale, che si riverseranno soprattutto sulle regioni del Nord e del Centro Italia.
Tra Venerdì 6 e Sabato 7 Giugno, si attendono valori eccezionali di concentrazione, con picchi superiori ai 3000 milligrammi per metro quadrato. Questi livelli di polvere rappresentano quantità particolarmente elevate, capaci di rendere i cieli torbidi, con un aspetto lattiginoso e poco azzurro.
In alcune aree del Nord, l’arrivo delle polveri sahariane potrebbe coincidere con precipitazioni improvvise, provocando la caduta al suolo del particolato trasportato dall’atmosfera. Questo fenomeno potrebbe dare origine alle classiche piogge di fango, un evento non raro quando si verificano ingressi massicci di sabbia desertica in un contesto di instabilità atmosferica.
Qualità dell’aria scadente
L’arrivo di aria sahariana ricca di polveri sottili solleva anche la questione della qualità dell’aria, che potrebbe peggiorare notevolmente, soprattutto nelle grandi aree urbane del Nord. In assenza di ventilazione significativa, le particelle desertiche tenderanno a ristagnare negli strati più bassi dell’atmosfera, favorendo la formazione di una cappa opprimente e secca.
Questo peggioramento potrebbe rendersi evidente soprattutto nei centri metropolitani come Milano, Torino e Bologna, dove l’effetto combinato di caldo, polveri e inquinanti locali potrebbe compromettere il benessere delle fasce più sensibili della popolazione. Insomma, non certo un bel quadro meteo, anzi…