Secondo le ultime analisi meteorologiche, l’alta pressione subtropicale sarà presto disturbata da infiltrazioni di aria più fresca e umida, con conseguenze importanti sul tempo nei prossimi giorni.
Correnti fresche in arrivo: primi temporali già nelle prossime ore
La rimonta dell’anticiclone africano, ben visibile in quota con valori termici elevati, sta per essere disturbata da correnti settentrionali di origine atlantica, che inizieranno a scendere verso l’Italia già dalle prossime ore. Queste masse d’aria più fresche e instabili favoriranno lo sviluppo di rovesci e temporali, in particolare lungo l’arco alpino e le aree pedemontane del Nord-Est.
Le zone più esposte saranno le Alpi centro-orientali, ma nel pomeriggio-sera i fenomeni potrebbero estendersi anche alle Prealpi e alle pianure del Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. Non si escludono temporali di forte intensità, accompagnati da grandinate localizzate, colpi di vento e frequente attività elettrica, con un rischio meteo in aumento soprattutto tra il tardo pomeriggio e la serata.
Il Sud resta stabile, ma la tregua potrebbe durare poco
Mentre il Nord Italia si prepara a una fase di instabilità, le regioni centro-meridionali continuano a godere della protezione dell’anticiclone subtropicale, che garantisce cieli sereni e temperature ben al di sopra della media. In particolare, il Sud e le Isole Maggiori stanno vivendo giornate pienamente estive, con punte superiori ai 32-34°C nelle aree interne.
Tuttavia, anche qui la stabilità potrebbe non durare a lungo: le simulazioni dei modelli fisico-matematici lasciano intravedere un cambio di scenario attorno al prossimo weekend, quando una saccatura atlantica in arrivo dalla Francia potrebbe rompere il campo anticiclonico, portando piogge e temporali anche su parte del Centro Italia.
Evoluzione successiva: instabilità persistente al Nord fino al 4-5 giugno
Lo scenario che si delinea per i primi giorni di giugno appare ancora all’insegna dell’instabilità sulle regioni settentrionali, alimentata da una serie di infiltrazioni di aria più fresca e umida di origine atlantica. Fino al 4-5 giugno, infatti, non sono da escludere nuovi episodi temporaleschi, specie tra Alpi, Prealpi e pianure adiacenti della Val Padana.
Anche l’Appennino centro-settentrionale potrà essere interessato da temporali pomeridiani di calore, che si formeranno localmente grazie al contrasto tra l’aria calda al suolo e l’aria più fresca in quota.
Anticiclone africano in affanno: estate 2025 in partenza a due velocità
Il quadro meteorologico attuale conferma quanto già segnalato negli scorsi giorni: l’anticiclone africano, pur rimontando temporaneamente sull’Italia, non riuscirà a stabilizzarsi completamente sul lungo periodo. Il risultato sarà un inizio d’estate caratterizzato da una netta differenza tra Nord e Sud, con:
- Caldo stabile e soleggiato al Sud, ancora protetto dalla cupola anticiclonica;
- Temporali frequenti al Nord, con episodi anche severi localizzati tra pianura e rilievi;
- Possibile estensione dell’instabilità anche al Centro nella parte finale della settimana.
Conclusioni: un inizio giugno all’insegna del contrasto
L’arrivo di correnti più fresche dal Nord Europa sta mettendo sotto pressione il campo di alta pressione africano, che nei prossimi giorni subirà attacchi ripetuti. Se al Sud si vivrà ancora un clima pienamente estivo, il Nord dovrà fare i conti con condizioni meteo più turbolente, tra temporali, grandine e rovesci improvvisi.