L’ondata di calore che sta investendo l’Italia è destinata a intensificarsi, trasformando i prossimi giorni in un vero incubo climatico per gran parte della popolazione. In particolare, il Sud della Penisola si sta già tuffando in un’estate piena, con temperature e umidità fuori scala. Il motivo? Un promontorio di matrice africana, che continuerà a influenzare in modo decisivo l’andamento meteo a livello nazionale.
La cupola anticiclonica si espande
Nei prossimi giorni, la presenza dell’anticiclone africano diventerà sempre più dominante, spingendosi verso l’Europa occidentale. Nord Italia, area tirrenica centrale, Isole Baleari, territori della Francia sud-occidentale, Spagna orientale, ma anche Svizzera, Germania e Austria saranno coinvolti da un campo di alta pressione robustissimo, con effetti meteo estremi. Le temperature in quota raggiungeranno livelli straordinari: lo zero termico volerà ben oltre i 4000 metri, configurando un contesto totalmente anomalo rispetto alla media stagionale europea.
Sud Italia arroventato, ma qualche zona più fresca resiste
Le temperature previste in Italia nei prossimi sette giorni risulteranno elevate su tutto il territorio nazionale, ma non ovunque il caldo sarà opprimente allo stesso modo. In alcune aree, come le coste adriatiche centro-meridionali e il versante ionico, la presenza di venti settentrionali di tramontana contribuirà a rendere il clima lievemente più sopportabile. Si tratterà pur sempre di giornate calde, ma il disagio sarà inferiore rispetto al resto della Penisola, dove la situazione si preannuncia ben più estrema.
Caldo e umidità in forte crescita su molte regioni
Invece, tra NORD ITALIA, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna, il caldo sarà inesorabile. L’apice dell’ondata si raggiungerà tra VENERDÌ 13 GIUGNO e LUNEDÌ 16 GIUGNO, quando le temperature massime supereranno i 36–37 °C in molte città. In Val Padana, così come lungo alcune zone dell’Adriatico, si toccheranno facilmente i 34–35 °C. Ma a rendere tutto più faticoso sarà l’umidità: l’afa aumenterà sensibilmente, con condizioni atmosferiche particolarmente pesanti soprattutto nel tardo pomeriggio e nelle prime ore della sera.
Le aree più esposte al disagio fisico saranno le zone urbane della Pianura Padana e le città costiere, dove il ristagno dell’aria e la scarsa ventilazione contribuiranno a rendere il clima soffocante. I livelli di disagio da calore potrebbero avvicinarsi a soglie critiche, con allerta per la popolazione fragile.
Il caldo non se ne va: durerà almeno fino al 20 giugno
A oggi, non si intravedono segnali di cambiamento nello scenario meteorologico. Secondo i modelli previsionali di enti come il Met Office o il NOAA, la persistenza dell’anticiclone africano potrebbe mantenere alta la colonnina di mercurio almeno fino a VENERDÌ 20 GIUGNO. Non si esclude che questo pattern possa estendersi anche oltre, configurando una delle fasi meteo più calde e precoci degli ultimi decenni.