È iniziato un weekend di metà Maggio dal meteo estivo, con temperature molto superiori alla media, che già raggiungono sempre più spesso punte anche superiori ai 30 gradi. L’alta pressione africana è disturbata da lievi infiltrazioni fresche in quota, che urtano contro il caldo intenso presente nei bassi strati. Questi contrasti termici si mostrano principalmente al Nord Italia, dove ritroviamo qualche temporale soprattutto pomeridiano e serale. Temporali, che, come abbiamo già rappresentato, hanno assunto forte intensità nella giornata di venerdì, causando anche abbondantissime grandinate, ma anche nubifragi.
L’anticiclone africano tenderà a rinforzare e la variabilità parziale presente al Nord Italia durerà poco, infatti, il fenomeno sarà del tutto limitato e temporaneo. Già all’inizio della nuova settimana l’alta pressione africana si farà più forte, e sarà alimentata da un nuovo richiamo caldo subtropicale proveniente dall’entroterra del Sahara.
Il caldo tornerà a intensificarsi e andremo verso scenari ancora più estivi, accentuando l’anomalia meteo climatica. Si inizierà insomma davvero a patire la canicola, anche perché le temperature in alcune località supera anche i 35 °C. Inoltre, inizierà anche ad aumentare gradualmente il tasso di umidità nei bassi strati.
Lo scenario meteo permarrà soleggiato, pur senza escludere isolati temporali di calore sia sulle Alpi e Prealpi, ma anche occasionalmente in Appennino. Quello che appare più eccezionale è la persistenza di questo flusso caldo, che stenterà a mollare la presa. E che ormai sembra percorrere le vie osservate durante la terrificante estate del 2003. Ogni paragone comunque in meteorologia non è corretto far lo, bensì si possono solo fare cenni a quanto avvenne nel passato per comprendere cosa sta realmente succedendo, in questo caso dare forza a questa anomalia meteo climatica estrema.
Forse, a partire tra il 20-22 Maggio, correnti più fresche dal Nord Europa potrebbero spazzare via il caldo africano dall’Italia. Sono però previsioni a lungo termine, quindi tutta da confermare, insomma, momento resta solo un’ipotesi, anche perché in questo caso la l’anticiclone africano dovrebbe cedere sotto la spinta di un’irruzione decisamente più fresca, la cui traiettoria ancora non è definibile a così tanta distanza.
Cerchiamo ora di definire in gradini la tendenza meteo per i prossimi giorni in Italia:
Domenica 15 Maggio: al mattino nubi e qualche piovasco su Alpi Occidentali, ampie schiarite sul resto del Nord Italia. Annuvolamenti di nuovo in intensificazione al pomeriggio su gran parte dell’Arco Alpino, con temporali sparsi più probabili su Prealpi Lombarde e Piemonte, in parziale estensione alle pianure pedemontane. Non è da escludere qualche manifestazione temporalesca di forte intensità, anche accompagnata da grandine.
Avremo bel tempo al Centro-Sud Italia, a parte sporadici acquazzoni pomeridiani lungo la dorsale appenninica, ma di breve durata.
Lunedì 16 Maggio: atmosfera ancora agitata al Nord Italia con qualche ulteriore temporale su Alpi, Prealpi centro-orientali e localmente alte pianure di Veneto e Friuli. Isolati acquazzoni in Appennino, specie tra Abruzzo, entroterra laziale, Molise, Campania e Basilicata. Bel tempo altrove, con caldo che comincia di a prendere maggiore forza.
Martedì 17 Maggio: avremo un anticiclone africano in rinforzo con temperature in ulteriore aumento. Condizioni ovunque caratterizzato da bel tempo, ma con rischio di temporali pomeridiani su Alpi Orientali e forse la parte meridionale dell’Appennino. La temperatura in alcune località potrebbe ormai raggiungere decisamente valori eccezionali per il periodo, anche di oltre 35 °C in talune aree della Sardegna.
Ulteriori tendenze meteo: il caldo raggiungerà il suo massimo a metà settimana, con temperature fino a 33-34 gradi in Val Padana e zone interne del Centro. Oltre 35°C, in Sardegna, con picchi probabilmente anche di 38 °C.
Rischio di isolati temporali di calore in montagna. Possibile cambiamento verso il prossimo fine, da confermare.
Concludendo: stiamo vivendo un evento meteo assurdo, che fa seguito la lunga fase di deficit pluviometrico. E l’orizzonte ogni previsione ottimistica che prospetta precipitazioni, viene procrastinata a più avanti, allontanando la fine della siccità per alcune aree. E poi con aumento della temperatura avremo un incremento anche dell’evaporazione, e quindi questa situazione clima concorrenti precipitazioni accentuerà sensibilmente il disagio nell’ambiente naturale, oltre che probabilmente con carenze idriche in molte aree d’Italia.
Questa situazione è probabilmente causata da qui cambiamenti meteo climatici di cui si parla ormai da decenni.