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Lunga fase di meteo africano, notizie non buone

Paolo Colombo di Paolo Colombo
31 Mag 2025 - 14:45
in A Prima Pagina, A Scelta della Redazione, Ad Premiere, Meteo News
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Negli ultimi giorni di Maggio, l’atmosfera sopra il bacino del Mediterraneo sta iniziando a mutare in modo netto e percepibile. L’Alta Pressione di origine subtropicale, ben nota ai meteorologi come Anticiclone Africano, comincia a estendersi verso nord, puntando dritto verso l’Italia. Questo tipo di configurazione meteorologica, classica delle prime battute estive, ha già mostrato i suoi primi effetti, ma il cuore pulsante della sua azione è previsto a cavallo tra la fine di Maggio e l’inizio di Giugno.

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L’impatto meteo sarà notevole: l’aria calda e secca in arrivo dalle aree interne del Sahara comporterà un’impennata delle temperature, che in molte zone del Centro e del Sud potrebbero superare i 32-34 gradi Celsius, con punte anche prossime ai 36 gradi nelle valli interne e nelle aree lontane dalla brezza marina. L’Anticiclone Africano, protagonista assoluto delle estati mediterranee più torride, farà dunque il suo esordio stagionale, portando con sé la prima vera ondata di caldo intenso.

 

Il ruolo dell’Alta Pressione africana nella dinamica atmosferica

Le grandi strutture bariche subtropicali, come l’Alta Pressione africana, si muovono lungo traiettorie guidate dalle ondulazioni della Corrente a getto. In questa fase dell’anno, con l’Inverno ormai alle spalle e una Primavera che lascia spazio a condizioni sempre più stabili, queste onde atmosferiche si amplificano e favoriscono le risalite di masse d’aria calda dai deserti africani.

 

Attualmente, le simulazioni dei principali modelli meteorologici evidenziano una cupola di Alta Pressione che si va intensificando tra l’Algeria, la Tunisia e il Mar Mediterraneo centrale. Da qui, l’aria calda viene trascinata verso l’Italia da correnti meridionali, innescate da un temporaneo rallentamento della circolazione atlantica.

 

Quanto durerà questa fase stabile e calda?

Nonostante l’evidente spinta dell’Anticiclone Africano, non si tratta ancora di un dominio assoluto né definitivo. Secondo le analisi più aggiornate, tra Lunedì 3 e Giovedì 6, una perturbazione atlantica potrebbe rompere l’equilibrio, sospinta da un affondo ciclonico sulla Spagna. Tale evoluzione meteo potrebbe determinare un graduale cedimento dell’alta pressione, a partire dal Nord Italia, dove l’aria fresca in arrivo da ovest porterà nuvolosità, temporali localmente intensi e un calo termico sensibile.

 

L’estate meteorologica, che per convenzione comincia il 1° Giugno, non sarà quindi inaugurata sotto il segno di una stabilità incontrastata. I modelli, pur indicando una presenza forte del caldo africano nei primi giorni del mese, suggeriscono una dinamica atmosferica ancora in fermento, con scambi termici tra masse d’aria molto diverse che potrebbero innescare fenomeni intensi.

 

Il rischio di fenomeni meteo estremi: instabilità in agguato

Nel cuore di queste transizioni stagionali, il pericolo non è rappresentato soltanto dal caldo eccessivo, ma soprattutto dall’instabilità che può scaturire quando l’Anticiclone inizia a perdere forza sotto l’assalto di correnti più fresche. In queste circostanze, la differenza termica tra l’aria calda presente al suolo e l’aria più fresca in quota crea le condizioni ideali per lo sviluppo di temporali violenti, con nubifragi, grandinate e raffiche di vento improvvise.

 

In particolare, tra il Piemonte, la Lombardia occidentale, il Trentino e parte del Veneto, le prossime giornate potrebbero rivelarsi insidiose dal punto di vista meteorologico. Anche il versante tirrenico centrale, tra Toscana e Lazio, potrebbe essere coinvolto se le correnti instabili dovessero penetrare con più decisione. La Sardegna e la Sicilia, invece, resteranno protette più a lungo dall’Alta Pressione e sperimenteranno condizioni di maggiore stabilità e caldo marcato.

 

Anticiclone africano: solo una breve visita o inizio di una lunga Estate rovente?

Nonostante l’impatto evidente dell’attuale configurazione meteo, non tutti i modelli concordano sull’idea di un’estate precoce e già consolidata. Le simulazioni del modello europeo ECMWF mostrano una situazione più ambigua: l’Anticiclone potrebbe sì riaffermarsi in seconda battuta, ma le probabilità di una lunga fase di caldo torrido non sono ancora solide.

 

D’altro canto, la struttura stessa degli anticicloni subtropicali tende ad essere resistente una volta formata. Se nei prossimi giorni non dovesse esserci una frattura decisa della cupola anticiclonica, potremmo trovarci di fronte a una persistenza del caldo anche oltre la prima settimana di Giugno.

 

Le oscillazioni bariche, però, sono ancora molto attive e lasciano spazio a scenari dinamici. Lo stesso modello americano GFS propone un’evoluzione piuttosto rapida, con una fase calda intensa ma breve, seguita da un nuovo afflusso di aria fresca da nord-ovest. Ciò che resta costante, in ogni caso, è l’incertezza tipica di questo periodo dell’anno, in cui le configurazioni meteo possono variare sensibilmente anche nel giro di poche ore.

 

La percezione del caldo e l’effetto sulle città

Un aspetto fondamentale da considerare, soprattutto nei centri urbani, è l’effetto combinato tra temperature elevate e umidità relativa. Anche se i valori massimi termici previsti non toccheranno ancora soglie estreme, l’indice di calore potrà risultare particolarmente alto, specialmente nelle metropoli come Roma, Milano, Napoli e Bologna.

 

In queste città, le superfici asfaltate, il traffico e la densità edilizia contribuiscono ad accentuare il disagio da caldo. I valori percepiti potrebbero toccare anche i 38 gradi Celsius, in un contesto di afa opprimente e ventilazione quasi assente. I venti meridionali, infatti, saranno deboli e non in grado di mitigare la sensazione termica.

 

Il quadro nei mari e sulle isole

Le aree costiere, così come le grandi isole italiane, vivranno una fase meteo più variegata. In Sicilia, l’Anticiclone Africano avrà effetti significativi: le temperature nelle zone interne potranno superare i 36 gradi Celsius, mentre lungo le coste, grazie alla brezza marina, si manterranno più contenute ma comunque elevate.

 

In Sardegna, il quadro sarà simile, ma con un rischio leggermente superiore di locali temporali nel settore settentrionale se l’aria instabile dovesse riuscire a penetrare da nord-ovest. I mari circostanti, in generale, saranno poco mossi, con tendenza a divenire calmi sotto l’effetto stabilizzante dell’alta pressione. Le temperature marine cominceranno a salire, avvicinandosi ai 23-24 gradi Celsius lungo le coste tirreniche.

 

Prospettive per la seconda settimana di Giugno

Sebbene ancora lontane, le proiezioni per la seconda decade di Giugno non mostrano segnali chiari di una canicola duratura. Si intravede piuttosto un’alternanza tra momenti di caldo secco e nuove incursioni instabili, in particolare al Nord.

 

Le configurazioni bariche suggeriscono un possibile ritorno della corrente a getto polare più attiva, con fasi perturbate che potrebbero interrompere la monotonia anticiclonica. Queste ipotesi sono tuttavia da confermare con l’evoluzione dei modelli nei prossimi giorni. La stagione è ancora in una fase di assestamento e l’Estate vera e propria, quella più stabile e arroventata, non sembra ancora avere le condizioni per imporsi con continuità.

 

Un’Estate ancora da scrivere

È fondamentale, in questo momento, evitare semplificazioni eccessive e affermazioni affrettate. Parlare di Estate anticipata o di caldo permanente può risultare ingannevole, anche perché la climatologia moderna ci ha insegnato che gli eventi meteo estremi possono essere alternati da fasi fresche e instabili anche nei mesi estivi.

 

L’Anticiclone Africano ha fatto il suo ingresso nel palcoscenico meteorologico dell’Italia, ma non è ancora l’attore principale. Il suo ruolo potrebbe crescere o diminuire a seconda delle dinamiche globali, tra Oceano Atlantico, Africa settentrionale e Europa centrale. I prossimi aggiornamenti meteo saranno cruciali per capire se il caldo sarà solo un episodio o il preludio a un’Estate precoce e rovente.

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