Le ultime proiezioni stagionali del modello europeo ECMWF offrono uno spaccato piuttosto chiaro – e tutt’altro che rassicurante – della situazione meteo attesa nei prossimi mesi. Le simulazioni non sono di dominio pubblico, ma forniscono indicazioni preziose e dettagliate, rivelando uno scenario climatico coerente con il trend degli ultimi anni: temperature sopra la media e precipitazioni scarse, almeno fino a SETTEMBRE.
Estate rovente e poca pioggia al Nord: LUGLIO già compromesso
Il mese di LUGLIO 2025, secondo ECMWF, si prospetta particolarmente caldo, con anomalie termiche molto marcate sulla Pianura Padana e in buona parte delle aree interne italiane. Le temperature saranno ben oltre la media stagionale, e le precipitazioni risulteranno sotto la norma, soprattutto al Nord. Ma non si tratta di una situazione isolata: lo stesso schema si ripete su Francia, Germania, Inghilterra meridionale, Russia occidentale e Ucraina.
Questo scenario lascia presagire una configurazione atmosferica bloccata, su larga scala, responsabile di un’estate particolarmente dura sul piano idrico, agricolo e ambientale. Per il Centro e il Sud Italia, le precipitazioni saranno nella media, ma va ricordato che LUGLIO è già un mese normalmente secco: quindi, “nella norma” può comunque significare condizioni di aridità significativa.
AGOSTO: conferma del caldo, ma qualche pioggia in più
Il mese successivo non cambia sostanzialmente il quadro. AGOSTO 2025 mostra ancora temperature ampiamente superiori alla norma, con la Pianura Padana sempre nel mirino delle anomalie più marcate. Le differenze con LUGLIO sono minime, ma si intravede un lieve recupero delle piogge al Nord, che però non sembra sufficiente a risolvere situazioni di stress idrico già in atto.
Nel resto d’Europa, le stesse condizioni di caldo diffuso si estendono su gran parte dei Balcani e dell’Europa centrale, con un’unica eccezione significativa: il sud-ovest della Penisola Iberica. Qui l’anticiclone delle Azzorre devia aria più fresca dal nord Atlantico, mantenendo localmente condizioni più miti, soprattutto su Madeira e Canarie.
SETTEMBRE più umido al Nord, ma il caldo non molla
Un primo cambiamento si intravede a SETTEMBRE, quando le proiezioni ECMWF indicano una fine della fase secca sulle regioni settentrionali italiane, in particolare nel Nord-Ovest. La distribuzione delle piogge torna nella media, con segnali positivi sul fronte agricolo e delle risorse idriche. Ma il termometro racconta un’altra storia: le temperature rimarranno sopra la norma, prolungando l’estate meteorologica ben oltre il suo calendario naturale.
Anche il Sud Italia vivrà una SETTEMBRE molto caldo, soprattutto nelle aree interne tra Basilicata, Campania e Sicilia occidentale, che vedranno anomalie persistenti in linea con il resto dell’Europa centro-meridionale.
L’autunno parte in sordina: OTTOBRE asciutto, NOVEMBRE più dinamico
Le proiezioni su OTTOBRE 2025, pur con un margine di incertezza fisiologico maggiore, delineano un mese ancora asciutto su buona parte dell’Italia, con un debole recupero delle piogge nel corso di NOVEMBRE, soprattutto su Sardegna, Sicilia e versante adriatico centrale. ECMWF suggerisce la possibilità di una NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva in autunno, un elemento che potrebbe tenere lontane le perturbazioni atlantiche dalle regioni mediterranee nella prima parte della stagione.
Temperature elevate anche a DICEMBRE: l’anomalia continua
Il mese di DICEMBRE 2025 si presenta come un ulteriore tassello di un trend climatico consolidato: anomalie termiche persistenti in Italia e sull’Europa orientale, con la Russia che registra valori sopra la media di diversi gradi Celsius. Anche il nostro Paese – in particolare il Centro e il Nord-Est – dovrebbe mantenere temperature superiori alla norma, con una stagione fredda che stenta a partire.
Una tendenza ormai costante, ma da leggere con cautela
La fotografia offerta dal Centro Meteo Europeo è coerente con le dinamiche che hanno caratterizzato gli ultimi anni: ondate di calore sempre più frequenti, periodi secchi estesi e stagioni intermedie sempre più sfumate. Tuttavia, trattandosi di previsioni stagionali, il quadro rimane soggetto a possibili cambiamenti legati a variabili oceaniche e atmosferiche complesse, come la NAO o l’eventuale formazione di un El Niño/La Niña.