Passeggiare a piedi nudi su una spiaggia in piena ESTATE è una delle esperienze più familiari e allo stesso tempo più sorprendenti: la sabbia può diventare rovente in pochi minuti, tanto da costringere a saltellare alla ricerca di un’ombra, mentre l’acqua del mare, a pochi centimetri, rimane tiepida o addirittura fresca. Il motivo di questo contrasto ha tutto a che fare con il meteo, la fisica e i materiali coinvolti.
La sabbia si riscalda in fretta perché trattiene poca energia
La sabbia è composta da granelli molto piccoli, spesso di quarzo o calcare, e ha una caratteristica importante: bassa capacità termica. Significa che per aumentare la sua temperatura bastano pochissimi minuti di esposizione al sole. Una superficie sabbiosa può raggiungere anche i 50-60 gradi Celsius a mezzogiorno, pur con una temperatura dell’aria di soli 30 gradi.
Questa capacità di riscaldarsi così in fretta è accentuata dalla struttura superficiale irregolare, che cattura più radiazione solare. Inoltre, essendo asciutta e porosa, non disperde il calore in profondità: tutto si concentra nei primi millimetri, proprio dove poggiamo i piedi.
L’acqua del mare è più lenta a scaldarsi, ma trattiene meglio il calore
A differenza della sabbia, l’acqua ha una capacità termica molto elevata: per innalzare di poco la sua temperatura serve una quantità di energia molto più grande. Inoltre, il mare è in movimento costante: le onde e le correnti rimescolano l’acqua, distribuendo il calore in profondità e impedendo che si accumuli solo in superficie.
Il risultato è che l’acqua si scalda più lentamente, ma una volta raggiunta una certa temperatura, la mantiene più a lungo. Questo vale soprattutto al mattino, quando la sabbia può già essere bollente ma il mare conserva ancora il fresco della notte. Il vento, l’evaporazione e il cielo sereno aiutano a raffreddare la superficie del mare, contribuendo a mantenere una sensazione di freschezza anche nelle ore più calde.
Percezione sensoriale: il piede umano è molto sensibile al calore secco
Un altro aspetto da non trascurare è legato alla percezione: la pianta del piede è una zona ricca di terminazioni nervose e poco protetta. La sabbia asciutta, quando è rovente, trasmette immediatamente calore diretto alla pelle, provocando una sensazione intensa di disagio.
L’acqua, al contrario, agisce come regolatore termico: avvolge il piede, assorbe lentamente il calore corporeo e crea una sensazione di sollievo. Anche se la sua temperatura può arrivare a 26-28 gradi in piena ESTATE, continua a sembrare fresca perché il nostro corpo è molto più caldo.