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Meteo: il caldo è finito, ma il vero PERICOLO comincia ora

Il calo termico non è una tregua: ecco perché i prossimi giorni saranno i più pericolosi

Federico Russo di Federico Russo
18 Giu 2025 - 12:30
in A La notizia del Giorno, Ad Premiere, Meteo News
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Quando il caldo africano domina incontrastato per giorni, la sua fine non è mai tranquilla. E l’atmosfera, surriscaldata e instabile, diventa il terreno ideale per lo sviluppo di fenomeni meteo estremi.

 

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Nelle prossime ore, il Sud Italia dovrà fare i conti con forti temporali, grandinate e un drastico calo delle temperature: un mix esplosivo di energia e instabilità che può creare condizioni davvero pericolose.

 

Come nasce la grandine: il ruolo delle correnti nei temporali

La grandine si forma all’interno delle imponenti nubi temporalesche chiamate cumulonembi. All’interno di queste strutture, le correnti ascensionali spingono verso l’alto le gocce d’acqua. Salendo, le gocce raggiungono strati dell’atmosfera molto più freddi, dove si congelano rapidamente.

 

Se la corrente è sufficientemente intensa, il chicco di ghiaccio appena formato non cade subito, ma continua a salire e scendere all’interno della nube, accumulando nuovi strati di ghiaccio. Questo processo può andare avanti finché il peso del chicco non supera la forza della corrente ascensionale: a quel punto, la grandine cade al suolo, spesso con effetti distruttivi.

 

Più forte è la corrente, più grande sarà il chicco. Per questo, durante i temporali di forte intensità, si registrano spesso grandinate di grosse dimensioni, capaci di danneggiare colture, automobili e tetti.

 

Il legame tra caldo estremo e temporali violenti

Dopo giornate roventi, come quelle appena vissute sotto la spinta dell’anticiclone africano, l’atmosfera si carica di energia. Questa energia, sotto forma di calore e umidità, agisce come un combustibile pronto a innescare l’instabilità. È proprio questa combinazione a rendere i temporali successivi alle ondate di calore particolarmente violenti.

 

In particolare, quando una massa d’aria più fresca riesce a penetrare in quota, entra in contatto con il “coperchio” di aria calda presente nei bassi strati. Questo contrasto verticale genera moti convettivi esplosivi, favorendo la formazione di supercelle temporalesche – i sistemi più potenti e potenzialmente pericolosi che possano svilupparsi in atmosfera.

 

Il maltempo si sposta verso Sud: le regioni più a rischio

Secondo le previsioni, tra oggi e giovedì 19 giugno saranno le regioni meridionali a dover fare i conti con la parte più attiva dell’instabilità atmosferica. Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia saranno le più esposte, soprattutto durante il pomeriggio e le prime ore serali, quando l’effetto del riscaldamento diurno raggiunge il suo apice.

 

I temporali attesi non saranno episodi isolati e passeggeri. Anzi, in diversi casi potranno assumere caratteristiche particolarmente intense, con la possibilità concreta di nubifragi, forti raffiche di vento (anche superiori ai 100 km/h), grandinate localmente abbondanti e allagamenti improvvisi. Sui versanti montuosi e collinari, l’accumulo di pioggia in poco tempo potrà innescare anche frane e smottamenti.

 

Crollo termico in arrivo: anche 10°C in meno

Uno degli effetti più evidenti di questo cambiamento sarà rappresentato dal calo delle temperature. In molte aree interne del Sud, le massime potranno scendere anche di 10 gradi rispetto ai valori registrati nei giorni precedenti.

 

Dopo una lunga fase dominata da temperature tropicali, il ritorno a valori più in linea con la media stagionale sarà brusco, ma sicuramente più respirabile. In particolare, l’aria più fresca in arrivo dalle quote superiori contribuirà anche a ridurre l’umidità, rendendo il clima meno afoso e più gradevole, almeno temporaneamente.

 

Un’estate di contrasti: cosa aspettarsi dopo?

Questa fase turbolenta è solo un tassello in un mosaico estivo che si preannuncia caratterizzato da forti contrasti termici e transizioni rapide tra periodi di caldo intenso e break temporaleschi violenti. È proprio questa alternanza a generare i fenomeni più pericolosi, perché rende difficile per la popolazione e i sistemi urbani adattarsi ai rapidi cambiamenti.

 

In questo contesto, è fondamentale prestare attenzione agli avvisi meteorologici ufficiali e seguire con attenzione l’evoluzione prevista per la propria zona. Le supercelle temporalesche possono colpire in modo improvviso e localizzato, e in alcuni casi anche senza segnali evidenti nelle ore precedenti.

 

Conclusione: perché non sottovalutare ciò che accadrà

Non si tratta solo di pioggia o tuoni: i temporali previsti al Sud tra oggi e giovedì potrebbero essere tra i più violenti di questa prima parte d’estate. Grandine, vento e nubifragi possono avere effetti molto concreti sulla vita quotidiana: dalla viabilità ai trasporti, dall’agricoltura alla sicurezza urbana e meteo.

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