Dal 23 GIUGNO l’Italia affronta l’invasione sahariana: caldo estremo e afa opprimente
Il meteo sull’Italia sta per cambiare bruscamente. Dopo giorni segnati da instabilità diffusa e fenomeni localmente violenti, il meteo volge verso un nuovo scenario: l’alta pressione subtropicale africana si prepara a imporsi con decisione sul MEDITERRANEO CENTRALE, portando con sé un aumento termico non solo eccezionale, ma anche pericoloso per la salute pubblica.
A partire da LUNEDÌ 23 GIUGNO 2025, si assisterà alla formazione di una vera e propria heat dome, ovvero una “cupola di calore” destinata a trasformare molte città italiane — tra cui ROMA, FIRENZE e MILANO — in luoghi climaticamente invivibili, soprattutto nelle ore centrali del giorno e durante la notte.
La svolta atmosferica: alta pressione e umidità in forte aumento
La transizione verso questa nuova fase sarà netta. La goccia fredda che ha interessato l’Italia nei giorni precedenti lascerà spazio a un promontorio anticiclonico subtropicale proveniente direttamente dal SAHARA CENTRALE, in grado di espandersi su tutto il bacino centro-meridionale europeo. Il risultato sarà un blocco dell’atmosfera, privo di ricambio d’aria, con un cielo sereno e assenza di ventilazione.
Questa configurazione ostacola la discesa di aria fresca e intrappola nei bassi strati una combinazione micidiale di calore e umidità, portando il disagio termico a livelli estremi. Le temperature reali raggiungeranno anche 38-40°C, ma l’indice di calore percepito, noto come heat index, potrebbe superare i 45°C in alcune località del MEZZOGIORNO e nelle grandi città.
Perché il caldo sarà ancora più insopportabile
Il vero nemico dei prossimi giorni sarà l’afa, che renderà quasi nulla la differenza tra temperatura reale e percepita. L’umidità relativa, attesa in forte crescita tra il 23 e il 25 GIUGNO, amplificherà il carico termico per l’organismo, specie nelle aree costiere, sulle pianure interne e in tutte le metropoli. L’isola di calore urbana, infatti, impedirà il raffrescamento notturno, causando minime notturne superiori ai 25°C e notti tropicali difficili da sopportare.
Grandi centri urbani come ROMA, MILANO, BOLOGNA e FIRENZE saranno tra i più colpiti, con giornate consecutive di caldo opprimente, traffico congestionato e un’elevata esposizione al rischio per le fasce più fragili della popolazione: anziani, bambini piccoli e persone affette da malattie cardiovascolari o respiratorie.
Le zone italiane più esposte al caldo estremo
Secondo le ultime analisi, il promontorio africano colpirà con particolare forza diverse aree interne e costiere. Tra le zone a maggiore rischio figurano:
SICILIA, con temperature roventi tra l’entroterra palermitano e la piana di Catania
SARDEGNA, specie tra l’Oristanese e il Cagliaritano interno
PUGLIA, dove il Tavoliere e le coste baresi toccheranno valori elevatissimi
CALABRIA e CAMPANIA, soprattutto tra la piana di Sibari e la zona casertana
TOSCANA, soprattutto la Valle dell’Arno e la Maremma
PIANURA PADANA, specie tra Bassa Lombardia, sud-ovest Veneto ed Emilia centro-orientale
Nelle città, picchi superiori ai 36°C saranno la norma, e in molti casi non si esclude il superamento di soglie record, soprattutto se il caldo dovesse protrarsi ininterrottamente per più giorni.
Fine del caldo? Solo ipotesi, non certezze
Le proiezioni meteo a medio termine, come quelle fornite da ECMWF, lasciano intendere che questa situazione critica potrebbe perdurare fino alla fine di GIUGNO. Solo nei primi giorni di LUGLIO potrebbe affacciarsi un nuovo impulso atlantico, in grado di smantellare almeno in parte la cupola anticiclonica. Tuttavia, al momento, si tratta di una possibilità incerta e tutta da confermare.
Nel frattempo, l’unico sollievo resta la prudenza: evitare le attività fisiche nelle ore più calde, restare idratati e monitorare gli eventuali aggiornamenti delle autorità sanitarie e della Protezione Civile.