
Evoluzione meteo con un’area ciclonica tenderà a scendere verso sud e a favorire la nascita di un piccolo minimo di bassa pressione che interesserà le regioni settentrionali italiane, dove si verificherà un peggioramento nei primi giorni della prossima settimana, da cui partirà un’escalation temporalesca che potrebbe assumere anche forte intensità.
Ed ecco che il rischio di grandinate anche devastanti appare concreto, avvalorato da quanto succede all’estero, anche dove la colonnina di mercurio è stata in questi ultimi giorni inferiore rispetto alle regioni settentrionali italiane e, nonostante ciò, i contrasti termici sono marcati.
Violente gradinate si sono verificate ad esempio in Francia. Ma gradinate di eccezionale portata hanno interessato alcune località della Spagna, provocando danni, infrangendo persino i vetri delle auto. Un fenomeno atmosferico già visto in Italia durante la stagione estiva 2021 anche in aree densamente popolate.
L’area ciclonica determinerà soprattutto instabilità atmosferica, non essendo associata ad una perturbazione organizzata sul nostro Paese. Il fronte perturbato transiterà a nord delle Alpi, mentre in Italia ci sarà nuvolosità irregolare con lo sviluppo di aree nuvolose che daranno origine poi origine a temporali.
Ma vediamo la previsione meteo: nuvolosità un aumento già a partire da domenica sulle regioni settentrionali del settore alpino con la possibilità di temporali e rovesci. Poi seguirà un graduale miglioramento durante la notte.
Lunedì ecco che l’instabilità atmosferica giunta giorno precedente, con il riscaldamento del suolo, e la formazione di un minimo di bassa pressione sul Golfo Ligure (ciclone), andrà a innescare una condizione di marcata instabilità atmosferica sulle regioni del Nord Italia, la Toscana, l’Umbria settentrionale e le Marche dove si verificheranno temporali a macchia di leopardo, localmente anche di forte intensità.
Nel resto d’Italia non ci saranno particolari conseguenze, addirittura aria calda proveniente dall’Africa continuerà a determinare calura, afa, temperature sopra la media. Eventualmente si avrà un aumento della nuvolosità probabilmente stratificata.
L’instabilità atmosferica si mostrerà anche nella giornata di martedì 24, con temporali che stavolta potrebbero assumere intensità piuttosto consistente nel settore orientale del Nord. A forte rischio saranno parte dell’Emilia e della Romagna, dove a causa del notevole riscaldamento del terreno, i contrasti termici potranno innescare temporali e forti raffiche di vento. Da queste parti il rischio di grandine di grosse dimensioni sembra essere molto consistente. Ma comunque questi fenomeni sono distribuiti a macchia di leopardo, e non prevedibili. Per intenderci, non grandine era ovunque.
In merito alle forti raffiche di vento, queste spesso vengono definite come trombe d’aria, siccome nulla vieta che si possa utilizzare questo termine, rammentiamo che però non è corretto. In italiano non esiste una denominazione che definisce queste raffiche di vento del temporale che possono toccare velocità anche superiori ai 150 km/h. In lingua inglese questo fenomeno è chiamato downburst.
Mercoledì 25 instabilità atmosferica ormai in attenuazione, condizioni meteo miglioramento.
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