Le condizioni meteo sono ancora fortemente influenzate dalle correnti oceaniche, ma tenderanno rapidamente ad essere deviate verso nord per la formazione ormai imminente di una forte area di alta pressione nell’Europa centrale, che tenderà a isolare un nucleo d’aria fredda sul bacino occidentale del Mediterraneo che darà origine ad una ciclogenesi.
Le basse pressioni oceaniche sono abbastanza sostenute, eppure saranno respinte verso nord dal potente anticiclone delle Azzorre che si sta spingendo in maniera anomala verso la Francia e poi andrà a influenzare le condizioni meteo di mezza Europa. E come abbiamo detto, deviando verso nord le perturbazioni oceaniche, con le loro tempeste ed il maltempo associato, che una volta raggiunto il Nord della Scandinavia, scenderà verso la Russia europea, dove porterà meteo invernale, con tempeste di neve.
Ed ecco che non appena prenderà vita l’area di bassa pressione del Mar Mediterraneo occidentale, le condizioni meteorologiche di un’ampia area a lui attigua saranno fortemente instabili, e stavolta ne sarà coinvolta quasi tutta Italia.
Il ciclone Mediterraneo avrà una rotta abbastanza incerta per ora, osservando i modelli matematici di previsione, possiamo allocarlo tra le Isole Baleari, la Sardegna e forse la Tunisia. Ma la sua rotta è quasi un enigma. Però questa bassa pressione richiamerà aria calda dal nord Africa e nel frattempo fredda da nord est, ed il tutto tenderà a generare contrasti termici che poi saranno esaltati dalle alte temperature del Mar Mediterraneo.
Ed ecco che vedremo formarsi numerose aree temporalesche, che dai mari si trasferiranno puoi nella terraferma.
Insomma, avremo una sosta delle perturbazioni oceaniche, ma al contempo le basse pressioni mediterranee daranno origine a frequente instabilità atmosferica, con tanta pioggia e temporali.
Sarà piuttosto esposta la Sardegna, dove soprattutto nel settore meridionale e orientale si potrebbero abbattere di nubifragi. Da queste parti, quando le correnti soffiano da sud-est, quantomeno da meridione, si addensano nubi a ridosso dei rilievi che rilasciano enormi quantità di pioggia. E la Sardegna è una delle regioni d’Italia tra quelle che ha maggior necessità di riceverne.
Ma i cicloni mediterranei probabilmente avranno fine nel corso di metà mese, quando dall’Oceano Atlantico cominceranno formarsi aree di bassa pressione di violenza eccezionale, che andranno a dissolvere l’anticiclone, minando le condizioni meteo in Europa, dove nel seguito si potrebbero avere nuove condizioni di meteo estremamente avverso.
Ma in tutto questo contesto, continueranno a prevalere gli scambi di masse d’aria secondo i meridiani, quindi si alterneranno correnti fredde a quelle calde e viceversa, e con il trascorrere delle settimane non tarderà a giungere la prima irruzione d’aria fredda anche in Italia.
D’altronde, previsioni meteo a più lungo termine iniziano a proporre l’ingresso d’aria decisamente invernale su parte del nostro Paese. Ma su questo ci servirà avere conferma. E poi ci saranno le tempeste dell’Atlantico, e allora sarà neve alle quote basse in Italia del Nord.
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