
Una pausa di riflessione, salutare, era assolutamente preventivabile. Vero è che la prima metà di dicembre c’aveva illuso, ma dovessimo prendere in considerazione quanto accaduto sinora non possiamo non dirvi che le condizioni meteo climatiche stanno seguendo un percorso lineare.
Normale inizialmente, ora un po’ meno, ma ricordiamoci che l’Alta Pressione è uno degli elementi da prendere in considerazione quando si parla d’Inverno. Fortunatamente non è l’Anticiclone Africano, altrimenti avremmo sovvertito le temperature in men che non si dica. Che si torni a parlare di anomalie termiche positive ci sta, in vista delle correnti miti oceaniche non potrebbe essere altrimenti.
Ma quando si parla di reset atmosferico lo si fa per un semplice motivo: perché l’atmosfera sta preparando il colpaccio. Il Vortice Polare è forte, è gelido, in questo momento sta accelerando ma lo sta facendo in modo scomposto. Avete presente un clamoroso fuori giri? Ecco, probabilmente sarà proprio così.
Dando un’occhiata alle varie proiezioni modellistiche emerge evidente un elemento: la bilobazione del Vortice Polare. Sapete che significa? Che dalla troposfera continueranno ad arrivare impulsi d’aria calda, innescati ovviamente da strutture anticicloniche che andranno a destabilizzare enormemente il Vortice stesso. Per capirci: dovessimo andare incontro alla sua rottura non dovremmo stupirci.
E’ per questo motivo che riteniamo il mese di gennaio un mese assolutamente invernale. L’ipotesi dominante è la seguente: varie irruzioni artiche e un’ondata di gelo. E’ uno scenario che dovrebbe coinvolgere il continente europeo, dopodiché dovremo farci un’idea sull’eventuale coinvolgimento delle nostre regioni.
Diciamo che un coinvolgimento potrebbe esserci, eccome! Più o meno pesante lo vedremo, ma secondo noi sarà bene prepararsi ad affrontare degli eventi inconsueti, anche alle nostre latitudini. Ed è per questo che gennaio avrà delle potenziali invernali enormi, potenzialità come non si vedevano da tempo.
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