Il freddo record di quest’inizio aprile ha segnato il meteo non solo in Italia, ma anche in un’ampia parte dell’Europa. Sono tornate le gelate tardive, non solo la neve. Le temperature sottozero in alcuni casi sono state addirittura le più rigide di tutto l’inverno.
Senza nulla togliere all’eccezionalità dell’episodio gelido di quest’inizio aprile, va detto che l’inverno è stato mite e quindi per questo ci troviamo dinanzi al fatto che il freddo più intenso è addirittura arrivato ad aprile. Possiamo dire, nel complesso, che la stagione invernale è come se fosse giunta in ritardo.
Non c’è stata solo la notevole irruzione artica di quest’inizio aprile, ma anche un marzo decisamente freddo perlomeno sull’Italia, oltre che sul comparto europeo meridionale ed orientale. L’inverno, rimasto perlopiù sottotono da dicembre a febbraio, è come se avesse rubato la prima parte di primavera.
Purtroppo i danni di questo gelo tardivo d’inizio aprile saranno pesanti per l’agricoltura. Nell’Europa Centro-Settentrionale l’inverno mite, ma anche le temperature sopra media di marzo avevano anticipato le fioriture e le gemmazioni. Ora il gelo ha quindi causato gravi ripercussioni.
Arriva la Primavera, con le sue variazioni estreme
Questa lunga scia d’inverno ora si va esaurendo completamente, almeno in Italia. Discorso diverso per quanto attiene l’Europa Centro-Settentrionale, ancora influenzata da un lobo del Vortice Polare che manterrà un contesto a tratti freddo.
Probabilmente avremo a che fare con nuovi episodi freddi anche in Italia, ma a carattere fugace. Il tutto avverrà nell’ottica di un contesto decisamente più tipico primaverile rispetto all’inverno che si è attardato per tutto marzo e inizio Aprile.
La Primavera è fatta di grandi sbalzi e di burrasche, molto presto potremo vedere anche le prime esplosioni di caldo precoce, probabilmente già nella prossima settimana. I primi caldi faranno pensare ad un’estate vicina, ma sarà un inganno, come quasi sempre avviene in Aprile.
La dinamica del Vortice Polare sarà molto importante per il prosieguo della primavera. Negli ultimi anni, non di rado, si sono protratte a lungo delle configurazioni invernali che hanno mantenuto clima freddo ed instabile in Europa fino alle soglie dell’estate. Tutti ricordiamo ad esempio il freddo maggio del 2019.