Tra le numerose chiese, spicca il Duomo di Napoli, dedicato a Santa Maria Assunta. Questo imponente edificio fu iniziato da Carlo II d’Angiò e portato a termine nel 1313 da Roberto il Saggio. Il Duomo si erge sul sito di strutture paleocristiane, come il battistero e la basilica primitiva, e mostra una fusione di stili che vanno dal gotico del Trecento al neogotico del diciannovesimo secolo. Una delle particolarità del Duomo è il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro, patrono della città, che si verifica tre volte l’anno e attira numerosi fedeli e curiosi.
Non lontano dal cuore pulsante di Napoli, Spaccanapoli, si trova la Cappella Sansevero, famosa per ospitare il Cristo Velato, capolavoro di Giuseppe Sanmartino. Questa scultura in marmo, realizzata nel 1753, rappresenta Gesù Cristo morto, coperto da un sudario di marmo che stupisce per la sua trasparenza e finezza, tanto che in passato si credeva fosse il risultato di un processo alchemico.
Un altro gioiello architettonico è il Complesso Monumentale di Santa Chiara, iniziato nel 1310 per volere di Roberto d’Angiò e di Sancia di Maiorca. Originariamente concepito come doppio convento per clarisse e frati minori francescani, il complesso ha subito nel corso dei secoli diverse trasformazioni, tra cui un importante intervento barocco nel 1742. Tuttavia, il bombardamento del 4 agosto 1943 distrusse gran parte della struttura, che fu successivamente restaurata nel rispetto delle forme gotiche originarie. All’interno del complesso, il chiostro maiolicato, con i suoi 66 archi a sesto acuto e i pilastri decorati, offre uno spettacolo di rara bellezza, con affreschi che narrano scene dell’Antico Testamento e della vita quotidiana dell’epoca.
Proseguendo la visita, si arriva alla Chiesa del Gesù Nuovo, punto di riferimento per la comunità gesuita di Napoli. La chiesa, iniziata nel 1584 e completata nel 1601, è nota per la sua facciata in bugnato a punta di diamante, originariamente parte del palazzo Sanseverino. L’interno della chiesa è un trionfo del barocco, con un ricco portale adornato da colonne e angeli che reggono lo stemma dei Gesuiti.
Proseguendo lungo la via Spaccanapoli, si incontra la Chiesa di San Domenico Maggiore, un esemplare di architettura gotica e rinascimentale che risale al XIII secolo. Originariamente finanziata da Carlo II d’Angiò, la chiesa ha subito numerosi rifacimenti a seguito di terremoti e incendi. Oggi, la basilica si presenta in stile neogotico. Di un restauro ottocentesco. Al suo interno, ospita le Arche Aragonesi, tombe di re aragonesi e membri illustri della corte napoletana, e una sagrestia barocca del XVIII secolo, arricchita da decorazioni di Francesco Solimena. Un altro luogo di profondo interesse culturale e spirituale è la Chiesa del Purgatorio ad Arco, situata lungo via dei Tribunali. Questa chiesa, risalente al XVII secolo, è stata commissionata dalla congregazione laica Opera Pia Purgatorio ad Arco e progettata dall’architetto Giovan Cola di Franco. La struttura è divisa in due livelli: la chiesa superiore, che simboleggia la dimensione terrena, e l’ipogeo, che rappresenta il Purgatorio.