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Le più incantevoli basiliche di Napoli

Luca D'Angelo di Luca D'Angelo
09 Lug 2024 - 07:45
in Viaggi e Clima
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Napoli, conosciuta per la sua‌ storia millenaria e la ricca tradizione culturale, è anche celebre per il suo straordinario patrimonio di chiese, che la rendono una delle città con la più alta densità di luoghi di culto al‌ mondo. Questo retaggio ⁤si è‌ sviluppato nel corso dei⁢ secoli, rendendo‍ la città un vero⁤ e ⁢proprio museo a cielo aperto dell’architettura religiosa.

 

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Tra le numerose chiese,⁢ spicca il Duomo di⁤ Napoli, dedicato a Santa Maria Assunta. ‌Questo imponente edificio ‌fu⁢ iniziato da Carlo II d’Angiò ‍e portato a‍ termine nel 1313 da Roberto⁣ il Saggio. Il Duomo si erge sul sito di strutture paleocristiane, come il​ battistero⁣ e la basilica primitiva, e ⁤mostra una fusione di​ stili che vanno dal gotico del‌ Trecento al neogotico del ‌diciannovesimo secolo. Una delle particolarità del Duomo è il rito dello scioglimento ​del sangue di San Gennaro, patrono della città, che si verifica tre volte l’anno e attira⁢ numerosi fedeli e ​curiosi.

 

 

Non lontano dal⁤ cuore pulsante di Napoli, ⁢Spaccanapoli, si trova la Cappella⁣ Sansevero, famosa per ⁤ospitare il Cristo Velato, capolavoro di Giuseppe Sanmartino. Questa ‍scultura in ⁢marmo, realizzata nel 1753,⁣ rappresenta Gesù Cristo morto, coperto da un sudario di marmo che stupisce per⁣ la sua trasparenza e finezza, tanto che in passato si ​credeva fosse il‌ risultato di un processo alchemico.

 

 

Un altro​ gioiello architettonico è il Complesso Monumentale di Santa Chiara,⁣ iniziato nel ‍1310 per ‌volere di Roberto d’Angiò e‍ di Sancia di Maiorca. Originariamente concepito‍ come doppio convento ⁣per clarisse e frati minori francescani, il ⁤complesso ha subito‍ nel corso dei secoli⁢ diverse trasformazioni, tra cui un importante intervento barocco nel 1742.⁢ Tuttavia, il​ bombardamento del 4 agosto 1943 distrusse gran parte ⁤della struttura, che fu successivamente restaurata nel‌ rispetto delle⁢ forme gotiche originarie. ​All’interno del complesso, il chiostro maiolicato, con i suoi 66 archi​ a sesto acuto e i​ pilastri decorati, offre uno spettacolo di rara bellezza, con affreschi che narrano scene dell’Antico Testamento​ e della vita quotidiana dell’epoca.

 

 

Proseguendo la visita, si arriva alla Chiesa⁢ del Gesù Nuovo, punto di ⁢riferimento⁤ per la‍ comunità gesuita di Napoli. La chiesa, iniziata nel 1584 e completata nel 1601, ‌è ⁢nota​ per la sua facciata in bugnato a punta​ di diamante, originariamente parte del palazzo Sanseverino.‌ L’interno ‌della chiesa è un trionfo del barocco, con un ricco⁢ portale adornato ⁢da colonne ⁢e ⁤angeli che reggono lo stemma dei Gesuiti.

 

 

Proseguendo lungo la via Spaccanapoli,⁢ si⁤ incontra ⁢la Chiesa di San Domenico​ Maggiore, un esemplare di architettura gotica e ‍rinascimentale che risale al XIII secolo. Originariamente finanziata da Carlo II d’Angiò, ⁤la chiesa ha subito‍ numerosi​ rifacimenti a seguito ‍di terremoti​ e incendi. Oggi, la basilica si presenta in stile neogotico. Di un restauro ottocentesco. Al ⁤suo interno, ospita le‍ Arche Aragonesi,‍ tombe di re aragonesi e membri illustri della⁢ corte napoletana, ​e ​una sagrestia barocca del XVIII​ secolo, arricchita da decorazioni di Francesco Solimena. Un⁣ altro luogo di profondo interesse ⁢culturale e spirituale è la Chiesa⁣ del Purgatorio ad Arco, situata ⁣lungo via dei ⁤Tribunali.​ Questa chiesa, risalente al XVII secolo,​ è stata⁣ commissionata​ dalla ‌congregazione laica ⁤Opera Pia⁤ Purgatorio ad Arco e progettata dall’architetto ​Giovan ‍Cola di Franco. La struttura ⁢è ⁢divisa in due livelli: la chiesa superiore, che ⁢simboleggia la dimensione terrena, e ‍l’ipogeo, che rappresenta⁤ il Purgatorio.

 

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