In quest’avvio di settimana salutiamo il caldo africano con il meteo che ha cambiato completamente volto. Non è finita qui, visto che in settimana ci troveremo catapultati in pieno Autunno. La neve sta per tornare e lo farà nettamente in anticipo, rispetto alla stagione, soprattutto sulle Alpi e fino a quote insolite.

Basti pensare che la neve potrebbe cadere a tratti persino sotto i 1500 metri sull’Arco Alpino settentrionale e più in basso dei 2000 metri su alcune aree della catena appenninica. Per trovare un evento simile in questo periodo, bisogna tornare indietro di parecchio, addirittura alla prima decade di Settembre 2007.
Ormai abbiamo fatto l’abitudine ad un Settembre completamente estivo, complice il riscaldamento globale che ha favorito l’allungarsi a dismisura delle estati. Quest’anno invece Settembre va incredibilmente in controtendenza, ma gli eventi estremi vanno in qualche modo a braccetto col nuovo clima.
Cosa accadrà quindi? L’improvviso raffreddamento, che porterà l’annunciata neve precoce in montagna, scaturirà da un massiccio affondo d’aria fredda d’estrazione polare che entro metà settimana invaderà l’Europa Centro-Occidentale per poi riversarsi sull’Italia dove alimenterà un vortice ciclonico.
Neve a quote sorprendentemente basse per Settembre
Le temperature crolleranno in picchiata sino a valori molto al di sotto della media. La depressione che si approfondirà sull’Italia calamiterà le masse d’aria fredda da nord. Il vortice si inizierà a scavare alla fine di mercoledì 11, quando il fronte si addosserà alle Alpi, poi entrerà nel vivo nei giorni successivi.
Il peggioramento è previsto molto intenso e dovrebbe coinvolgere l’intero Stivale. Le precipitazioni risulteranno abbondanti anche al Centro-Sud e la pioggia porterà una nuova boccata d’ossigeno alle regioni afflitte dalla siccità, che stanno quindi beneficiando di queste piogge inattese e non frequenti a Settembre.
Naturalmente non mancheranno fenomeni violenti con il passaggio perturbato che non sarà certo indolore e produrrà un nuovo elevato rischio di nubifragi. L’evento più saliente sarà il crollo delle temperature che quindi scenderanno ben sotto la media fino ad avere un clima da autunno inoltrato o quasi.
L’aria fredda annessa al vortice porterà la prima neve in quota sulle Alpi, specie sui versanti settentrionali. Non è escluso che i fiocchi di neve possano cadere fin verso i 1500 metri, ma a tratti persino più in basso, lungo la fascia alpina più a nord, ma addirittura nevicherà sui settori appenninici, specie settentrionali.








