Attenzione all’irraggiamento solare: rischio simile a luglio
Siamo a 21 giorni dal Solstizio d’Estate, e in termini di radiazione solare diretta, la situazione non è così diversa da quella che si verifica tre settimane dopo, intorno a metà luglio. In altre parole, il sole è già pericolosamente alto nel cielo, e i suoi raggi incidono con un’intensità quasi massima.
Proprio per questo, chi approfitterà del ponte festivo per godersi qualche ora all’aperto, al mare o in montagna, dovrebbe prestare molta attenzione all’esposizione solare. Essendo per molti la prima tintarella della stagione, è importante usare filtri solari ad alta protezione, mentre per le pelli più chiare è fortemente consigliata una protezione 50+.
Caldo in rapido aumento: primi picchi oltre i 35°C
A livello atmosferico, l’evoluzione nei prossimi giorni sarà piuttosto chiara: l’anticiclone nordafricano continuerà a rafforzarsi, spingendo masse d’aria molto calde dal Sahara verso la penisola. Questo comporterà un costante aumento delle temperature, con valori che già tra sabato 1 e domenica 2 giugno si porteranno su livelli tipici delle grandi ondate di calore.
Ecco le temperature attese tra sabato e lunedì:
- Sardegna: fino a 35-36°C già domenica; punte di 37°C lunedì nelle zone interne;
- Firenze e Roma: tra 31 e 33°C nel weekend, fino a 34°C nella giornata del 2 giugno;
- Puglia: picchi attesi attorno ai 34°C, specie tra Foggiano e Tavoliere;
- Milano e Bologna: valori attorno ai 29-30°C, ma con aumento dell’afa.
Variabilità alpina: attesi temporali pomeridiani
Nonostante il dominio dell’anticiclone, non mancheranno alcune sacche di instabilità, in particolare tra domenica 2 e lunedì 3 giugno, quando l’aria calda in risalita dal Nord Africa interagirà con infiltrazioni più fresche in quota.
Questa configurazione favorirà la formazione di temporali localmente intensi sull’arco alpino e prealpino, specie durante le ore pomeridiane. Non si escludono episodi di grandine e forti raffiche di vento, con locali sconfinamenti sulle alte pianure del Nord-Ovest.
Tendenza a medio termine: verso i 40°C tra 5 e 10 giugno?
Secondo le proiezioni dei principali modelli previsionali, il caldo estivo non sarà solo una parentesi passeggera: al contrario, l’avvio di giugno sembra destinato a segnare l’inizio di una lunga fase rovente, che potrebbe diventare estrema già a partire dalla seconda parte della prossima settimana.
Tra il 5 e il 10 giugno, infatti, il termometro potrebbe spingersi ben oltre i 36-38°C su diverse aree del Centro-Sud e delle Isole Maggiori, con valori prossimi o superiori ai 40°C nelle zone interne di Sardegna, Sicilia e Puglia.
Un’estate che parte in anticipo (e con forza)
Quella del 2025 si sta rivelando un’estate precoce, aggressiva e anomala. I dati attuali confermano che la transizione primaverile è stata bruscamente interrotta dall’arrivo del caldo africano, senza la classica fase intermedia mite e ventilata.
Questo schema è coerente con il trend osservato negli ultimi anni, dove le ondate di calore iniziano sempre prima e durano sempre più a lungo, in linea con le dinamiche del cambiamento climatico in atto nel Mediterraneo.
Conclusione
Il Ponte del 2 giugno 2025 sarà caratterizzato da un vero e proprio anticipo d’estate: temperature elevate, sole pieno e primi picchi superiori ai 35°C su diverse regioni italiane. Ma attenzione: i rischi da irraggiamento UV sono già elevati, così come il pericolo di temporali intensi sulle Alpi.
E guardando oltre, il meteo per la prima metà di giugno promette scenari ancora più estremi, con l’ipotesi concreta di raggiungere o superare i 40°C in alcune zone del Paese.
Chi ha in programma giornate all’aperto farebbe bene a organizzarsi con prudenza, protezione solare e costante aggiornamento meteorologico: la stagione calda è iniziata, e sembra voler fare subito sul serio dal punto di vista meteo.