Come abbiamo sottolineato in precedenti interventi, un fortissimo anticiclone tenderà a formarsi nei prossimi giorni sull’Europa orientale. I suoi valori saranno eccezionalmente elevati soprattutto in quota. Ed è proprio questo aspetto che determina l’avvento di ondate di calore estremo, anche latitudini molto settentrionali, in quanto generate dalla compressione dell’aria nei bassi strati dell’atmosfera.
In breve: quando un anticiclone in quota assume una certa potenza, tende a spingere verso il basso la massa d’aria, le quali rimangono intrappolate per la scarsa circolazione atmosferica e si surriscaldano. Ed è questo che genera le ondate di calore anche in aree molto settentrionali, distanti dai deserti per esempio.
A causare l’ondata di calore di due anni fa in Francia, quella che determinò i record a Parigi di 43°, fu un anticiclone di eccezionale intensità in quota, che con la compressione dell’aria nei bassi strati, determinò temperature ben più elevate di quelle che si registravano sulle coste nordafricane.
Il caldo non sempre viene da sud, e lo abbiamo evidenziato sottolineando come la compressione dell’aria nei bassi strati provochi calore, e quindi un’occasione per ondate di caldo. D’inverno lo vediamo ad esempio nella regione alpina e prealpina, oltre che parte della Valle Padana, quando i forti venti da nord, anziché portare un abbassamento della temperatura, improvvisamente questa si impenna verso l’alto. Tale fenomeno, però è chiamato vento adiabatico, noto come föhn.
Alla fine del mese di giugno, per vari giorni la città di Mosca è stata interessata da temperature altissime, anche superiori ai 35°C. Ciò è avvenuto durante la presenza di un anticiclone come quello che abbiamo descritto prima, e che ci sarà nei prossimi giorni, presumibilmente al attorno al 9 luglio proprio da quelle parti. Ultimi dati previsionali lo prospettano con il cuore più intenso a ovest della regione moscovita, e interesserà in particolare la Bielorussia, la Polonia e parte della Scandinavia, dove si potrebbero raggiungere temperature molto elevate.
Però una nota per casa nostra, avrete notato nelle previsioni per località, soprattutto per chi abita al Nord Italia, che c’è stato un cambiamento nei bollettini del tempo questa settimana. Infatti transiterà una piccola goccia d’aria fredda che innescherà instabilità atmosferica. Quindi al Nord Italia si avranno temporali, che come sovente succede, sono distribuiti a carattere sparso.
Tutto ciò è una buona notizia, in quanto calmerà l’intensità dell’ondata di calore che nel frattempo si propagherà dal Nord Africa verso nord, e darà la possibilità di un temporaneo refrigerio post temporalesco.
Però, non trascuriamo affatto le anomalie che potrebbero sprigionarsi dal Nord Africa. Queste potrebbero determinare onde di calore esagerate, e soprattutto improvvise e violente. Peraltro, anche dalla durata incerta. La nuova ondata di calore che sta iniziando è stata lievemente ridimensionata, tanto che la goccia d’aria fredda che abbiamo citato prima raggiungerà il Nord Italia.
Da ricordare per l’inverno, quando che le ondate di freddo vengono ridimensionate o cambiano rotta dei modelli matematici. Ebbene, anche le ondate di calore, in ambito previsionale, ne sono afflitte. Perciò non è solo il freddo può essere ridimensionato o smentito dai modelli matematici di previsione.
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