Il cambiamento climatico è ormai una realtà. Ne abbiamo la percezione, lo tocchiamo con mano vedendo i ghiacciai fondersi a ritmi mai accaduti prima a memoria d’uomo e lo registriamo con i dati prelevati e diffusi dai servizi meteo dei vari enti nazionali e internazionali, tramite le stazioni terrestri e le rilevazioni satellitari.
Ormai non c’è più dubbio, il clima è cambiato, il detto “non ci sono più le stagioni di una volta” non è più soltanto qualunquismo, è realtà definita dalla scienza del clima.
È vero che non sempre è possibile fare dei confronti puntuali col passato. Ad esempio, le stazioni meteo poste in aree urbane hanno subito un cambiamento dell’ambiente circostante negli ultimi decenni e ciò può alterare i dati che registrano e diffondono. Ma la scienza del clima si avvale di molti altri strumenti per definire i cambiamenti climatici, talmente evidenti, che non si possono contraddire.
Per fare previsioni, però, non ci si può affidare alle sensazioni. Le estati sono più lunghe e calde del passato? Mediamente sì, ma non è possibile stabilire se anche questa Estate durerà per tutto Settembre o se la prossima sarà calda come questa o addirittura più calda. Per fare previsioni bisogna affidarsi all’ausilio dei modelli matematici, tra cui quello del Centro Meteo Europeo (ECMWF).
Con l’ausilio di tale modello, nelle previsioni meteo climatiche sino a 15 giorni di validità, abbiamo illustrato la ripresa delle piogge specie su Alpi e Prealpi, anche se in un contesto di temperature ancora molto elevate. È previsto un aumento dell’attività temporalesca., che se non risolverà il problema della siccità, porterà piogge benefiche ben più della loro totale assenza, sempre che non assumano intensità da alluvione lampo.
In Agosto prevarrà questo regime pluviometrico, perlomeno fino a circa il giorno 20 del mese, quando potrebbero cominciare i temporali marittimi, fenomeni che si accentueranno durante il mese di Settembre.
I temporali marittimi saranno la conseguenza del cambiamento di circolazione atmosferica, in parte già in atto, dove in un contesto di Alta Pressione africana si insinuano gocce d’aria fresca in quota, che favorendo i contrasti termici, innescano i temporali, per il momento sui rilievi e al Nord Italia, verso fine mese, specie di notte anche sul mare, ad iniziare probabilmente dal mare tra le Baleari e la Sardegna.
Di giorno, visto che i modelli matematici prevedono alte temperature anche in Settembre, i temporali si formeranno prevalentemente ancora sulla terraferma, ma di notte proseguiranno in mare aperto interessando varie zone costiere.
Questi temporali porteranno piogge localmente anche molto intense ma ancora disorganizzate. Però, con Settembre ci attendiamo il transito della prima vera perturbazione oceanica, sempre che gli anticicloni decidano di farsi da parte.
Il periodo ideale per le grandi piogge è però quello compreso tra Ottobre e Novembre e quello in cui, ci auguriamo, si risolverà definitivamente il problema della siccità.
In questi due mesi, la combinazione tra mare caldo e perturbazioni, in passato è stata spesso la causa di tante alluvioni. E con l’estremizzazione climatica, il rischio di avere un più alto numero di eventi estremi è concreto. In Liguria, ad esempio, tra il 3 ed il 5 ottobre 2021, si ebbero intense piogge, con picchi di 740 mm in sole 12 ore e di circa 1000 in 24 ore.
Ma non è scontato che il mare caldo porti sicuramente ad alluvioni, nel 2003, ad esempio, non successe nulla di ciò, e una previsione puntuale con vari mesi di anticipo non sarebbe serio formularla. Per il momento, possiamo evidenziare soltanto un rischio potenziale.
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