Stiamo affrontando un periodo, ricordandoci che stiamo andando incontro anche all’esordio della primavera astronomica, caratterizzato da condizioni meteo climatiche decisamente variabili.
Il ritorno delle correnti atlantiche ha sicuramente segnato gli ultimi giorni, soprattutto possiamo affermare che gli ultimi giorni sono stati in qualche modo adeguati al periodo. Perché abbiamo avuto variabilità con nubi e anche il passaggio di un fronte perturbato, perché abbiamo avuto il vento portato appunto dalle correnti oceaniche, perché le temperature sono salite su valori ampiamente primaverili.
Anzi, possiamo dire che le temperature si sono portate su valori tardo primaverili in molte regioni d’Italia e questo chiaramente non è un bene perché ogni qualvolta abbiamo a che fare con un rialzo termico si fa troppo in fretta a parlare di anomalie positive.
All’orizzonte possiamo dirvi che si intravede ancora estrema variabilità atmosferica. Avremo repentini ribaltoni meteo, verremmo sballottati da una parte all’altra. Transiteranno nuove perturbazioni e le temperature potrebbero fare su e giù come se non ci fosse un domani.
Avremo delle piogge localmente importanti, ma compariranno anche i primi intensi temporali di stagione. Significa che potrebbero scatenarsi anche le prime grandinate, anche se questo comunque non è il periodo propizio alle grandinate devastanti.
Se dovessimo guardare a lungo termine, senza prendere in considerazione le proiezioni dei centri di calcolo internazionali, la nostra idea la conoscete ovvero siamo propensi a pensare che nella seconda metà di marzo gli scambi meridiani possano letteralmente esplodere. Significa che i fenomeni potrebbero risultare via via più forti e chissà che non possono assumere anche connotati di eccezionalità.
Potrebbe tornare anche il freddo e questo è un concetto sul quale ci siamo già espressi, ma ci teniamo ancora una volta a ripeterlo perché siamo convinti che il colpo di coda dell’inverno sia dietro l’angolo. Quindi perturbazioni, quindi qualche giorno di bel tempo con temperature esagerate, quindi freddo: ecco che verremmo sballottati da una parte all’altra.
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