Meteo pazzo, questo scriveranno i giornali, soprattutto dalla prossima settimana. Se le proiezioni dei centri di calcolo saranno confermate, tra circa una settimana avremo un sensibile cambiamento delle condizioni meteo, con l’irrompere di una goccia d’aria fredda in quota che determinerà forte maltempo, generato da instabilità atmosferica, soprattutto sulle regioni centro settentrionali italiane.
Ma in tutta Italia avremo una diminuzione considerevole della temperatura, che soprattutto al centro-nord potrebbe scendere sotto la media. Non è da escludere che nelle montagne possa di nuovo nevicare a quote probabilmente oltre 2500 metri delle Alpi. D’altronde la neve si è vista questi giorni attorno ai 3000 m di quota nelle Alpi centro orientali. In tutto ciò non c’è neanche niente di eccezionale.
Quanto stiamo scrivendo delinea una linea di tendenza mostrata dei principali modelli matematici di previsione, che però necessita di essere confermata, ma tuttavia ci informa che c’è parecchia variabilità in gioco nel meteo di luglio, che tutte le previsioni a lunghissimo termine stanno traballando, che qualcosa sta cambiando, che c’è uno squilibrio tra masse d’aria artiche, Oceano Atlantico e soprattutto del Sahara.
Fino ad ora nel Mar Mediterraneo è stato protagonista il caldo del Sahara, che anche se non è giunto con associate aree di alta pressione particolarmente elevate in quota, quelle che sono poi responsabili degli eccessi estremi di caldo, con temperature astronomiche, è stato prevalente.
Il deserto del Sahara ha dettato legge, si potrebbe dire. Ci influenza questi giorni, e determina una nuova ondata di calore con temperature altissime, vi abbiamo parlato di picchi estremi che potrebbero raggiungere i 45°C.
Ma quel che più al momento ci appare anomalo, non è tanto il caldo, che tuttavia è normale durante la stagione estiva, ed è divenuto frequente come eccesso di calura di quest’ultimo ventennio, direi che c’è la novità delle gocce d’aria fredda già viste in altre stagioni estive giungere nel Mediterraneo e l’Italia, tra un’ondata di calore e l’altra.
E le gocce d’aria fredda in quota sono un’insidia non trascurabile. In passato hanno generato eventi meteo estremi. Possiamo parlare di alluvioni lampo, di temporali devastanti, trombe d’aria, grandinate. Sicuramente si sono avuti in modo isolato, non hanno distrutto l’estate, ma laddove ci sono state hanno causato molti danni. Di certo ci sarà il refrigerio, ma di normalità neanche a parlarne.
Dopo il passaggio della goccia d’aria fredda vedrete tornerà il caldo dall’Africa, anzi dal Sahara e la temperatura potrebbe salire parecchio perché il mese di luglio ormai sarà inoltrato.
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