Quando si parla di cambiamenti cambiamenti climatici, oggi, si sottintende tra le altre cose che le condizioni meteo saranno sempre più estreme nel futuro. Innumerevoli studi non solo sentenziano che la temperatura è aumentata (impossibile negarlo), ma ci dicono che anche se diminuiremo sensibilmente l’apporto di gas serra, in particolare CO2, la temperatura non diminuirà per decenni. Potremmo trovarci in una condizione di non ritorno per almeno altri cent’anni.
Che ne sarà della neve? Piaccia o non piaccia, eccezion fatta ovviamente per le montagne, la neve è un fenomeno abbastanza occasionale in Italia. Eppure abbiamo avuto forti nevicate a cavallo tra fine novembre e metà dicembre, ma da prima di Natale la temperatura è improvvisamente salita ed è destinata a salire vertiginosamente nei prossimi giorni.
Le previsioni meteo lungo al momento sono poco incoraggianti, per trovare un barlume d’Inverno dobbiamo andare a guardare altri elementi, tra i quali ad esempio lo stato di salute del Vortice Polare. Forse potrebbe nevicare parecchio, se così fosse il grido di allarme sui cambiamenti climatici potrebbe cadere nel nulla. Sì, perché in meteorologia la memoria – ahi noi – è sempre troppo corta.
In tutto questo caos climatico, spesso e volentieri estremizzato da tv, siti internet, giornali nazionali, giornali locali ecc ecc, le condizioni meteo climatiche continuano a stupirci. In negativo, spesso e volentieri, ma qualche volta anche in positivo e chissà che nelle prossime settimane non ci sia da parlare d’altro. Magari di tempeste di neve.
Sì, perché anche in Italia si possono verificare ondate di freddo abbastanza importanti, anche quando sembra che l’Inverno si sia scordato di noi. Potrebbe essere un Inverno da ricordare, soprattutto da metà gennaio in poi. Quindi occhio, perché le tempeste di neve potrebbero entrare a far parte dell’estremizzazione meteo climatica, che piaccia o non piaccia.
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