Proviamo a tracciare un bilancio parziale: la prima metà di dicembre è stata alquanto movimentata, le condizioni meteo climatiche sono risultate spesso perturbate e talvolta fredde.
Le piogge sono risultate localmente abbondanti, idem le nevicate. Neve che è scesa copiosa sui monti, ma in un paio di circostanze anche tra colline e pianure. Poi, improvvisamente, l’Alta Pressione delle Azzorre ha scelto di riproporsi su di noi. Una scelta obbligata, che scaturisce da una serie di manovre atmosferiche i cui effetti potrebbero non limitarsi al ritorno del bel tempo.
Bel tempo che, per chi non lo sapesse, ci terrà compagnia almeno sino a metà della prossima settimana. Sole e temperature diurne gradevoli – eccezion fatta per le zone interessate da nebbie e nubi basse persistenti – coinvolgeranno maggiormente il Nord Italia e le tirreniche, mentre su adriatiche e Sud farà ben più freddo e potrebbe scapparci qualche nevicata a bassissima quota.
Il freddo che lambirà le regioni suddette è imputabile all’imponente colata d’aria gelida che sta per investire l’Europa orientale. Gelo che poi, nel corso della prossima settimana, verrà risucchiato verso ovest dall’improvviso risveglio delle perturbazioni atlantiche. Un mix che porterà severo maltempo invernale su mezza Europa, mentre in Italia registreremo un’accelerazione del flusso zonale che porterà variabilità e un rialzo termico generalizzato proprio a ridosso del Natale.
Un cambiamento importante, addirittura alcune aree d’Italia potrebbero sperimentare festività natalizie all’insegna del clima se non mite perlomeno gradevole. Non sarebbe una novità, questo è vero, però attenzione: potrebbe trattarsi di una breve parentesi. Sì, perché l’intensa attività depressionaria oceanica potrebbe sfociare in un ritorno in grande stile del maltempo.
Maltempo pesante, maltempo persistere, maltempo accompagnato da un brusco calo delle temperature tant’è che a cavallo tra fine anno e l’inizio del 2022 potremmo assistere al ritorno della neve a bassissima quota. Ipotesi, è vero, ma ipotesi che riteniamo assolutamente plausibili. Il tutto in vista di un gennaio 2022 davvero scoppiettante.