Le prossime due settimane saranno caratterizzate dalla ripresa dei temporali. I principali modelli matematici di previsione – Centro Meteo Europeo e NCEP – propongono un’evoluzione meteo caratterizzata dal susseguirsi di impulsi di aria instabile verso l’Italia.
Non avremo brutto tempo diffuso e persistente, ma annuvolamenti e temporali a carattere locale, talvolta di grande estensione e intensità, ma quasi sempre a carattere estremamente sparso.
La previsione di un temporale è sempre soggetta a margini di errore in ambito locale, a meno che non sia associato ad un fronte freddo ben organizzato, evento però abbastanza raro in Estate. E anche l’instabilità atmosferica prevista nei prossimi non sarà associata al transito di perturbazioni.
Nelle previsioni dei modelli matematici osserviamo la possibilità di formazione dei primi temporali marittimi, ancora isolati nei bacini occidentali del Mar Mediterraneo, tra Sardegna, Corsica e Tirreno, più probabili in Adriatico.
Tutto il Mediterraneo centrale e occidentale misura temperature molto superiori alla media, anche di oltre i 5 °C. L’ondata di calore in atto da mesi sul Mediterraneo ha surriscaldato la superficie marina e persino l’acqua più in profondità e potrebbe influenzare le condizioni meteo dei prossimi mesi e causare temporali marittimi forti e persistenti.
Nelle prossime due settimane, i temporali saranno spesso menzionati nelle previsioni dei bollettini meteo, ma tali fenomeni saranno da considerare sempre come una possibilità che l’evento meteo si verifichi. Non ci sarà maltempo diffuso perché i temporali saranno generalmente di breve durata, salvo qualche eccezione al Nord Italia.
Un singolo temporale ha una durata media intorno ai 20-30 minuti, però può essere seguito da altri temporali che si riformano sempre nella stessa zona dando l’idea di un unico lungo temporale.
Le regioni alpine e prealpine saranno l’area prediletta dai fenomeni temporaleschi, ma anche in questa zona non ci sarà maltempo persistente, ma fenomeni sparsi. I temporali interesseranno anche gli Appennini e forse anche le coste adriatiche, dove però si presenteranno con frequenza molto più occasionale. Qualche temporale lo vedremo, infine, in Sicilia e in modo più sporadico in Sardegna.
Le previsioni meteo delle prossime due settimane indicheranno, pertanto, la possibilità di fenomeni temporaleschi, che saranno però distribuiti a macchia di leopardo e non rovineranno il periodo di vacanza. E per chi sta a casa, il temporale, grazie al suo potere refrigerante, non può che essere il benvenuto.
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