Quando finirà la lunga siccità? È una domanda che ci poniamo tutti in quanto la prossima stagione deve necessariamente portare piogge regolari, ritemprare le falde acquifere, i corsi d’acqua, ricoprire di neve fresca i ghiacciai agonizzanti e far nevicare a quote via via sempre inferiori.
Serve la pioggia vera, non i nubifragi violentissimi ma concentrati in piccoli spazi come stiamo osservando in questi ultimi giorni. Pensiamo ai 50 mm caduti in nemmeno mezzora nell’interno della Sicilia, all’alluvione dell’Irpinia e di alcune valli alpine. Tutta quella pioggia caduta in breve tempo non può che generare allagamenti. Paradossalmente, queste piogge, non risolvono il problema generale della siccità. La pioggia deve cadere in maniera regolare, duratura e non troppo intensamente, per penetrare nel terreno senza causare sfracelli.
Le previsioni stagionali non indicano come sarà la durata e l’intensità delle piogge, ma la loro anomalia in quantità, con una risoluzione geografica più ampia rispetto ai modelli matematici tradizionali. Sulla base di questi modelli, si può tracciare una linea di tendenza, non fare una previsione precisa.
L’Autunno meteorologico avrà inizio il 1° Settembre e terminerà il 30 novembre (le stagioni meteorologiche sono anticipate di tre settimane rispetto a quelle astronomiche) e la nostra analisi della prossima stagione è basata sull’ultimo aggiornamento del modello matematico del Centro Meteo Europeo. Premettiamo che il Centro Meteo Americano ha una visione totalmente opposta.
Settembre 2022. Tenderà a prevalere il blocco anticiclonico oceanico. Le perturbazioni oceaniche saranno in prevalenza sospinte verso l’Islanda, la Scozia e poi la Scandinavia. La pressione atmosferica dovrebbe rimanere attorno alla media, con delle basse pressioni sul Mar Nero che provocherebbero disturbi fin sull’Italia.
Il mese di Settembre potrebbe essere caratterizzato da instabilità atmosferica alternata a periodi soleggiati e caldi. Nel Mediterraneo vi sarà la genesi di frequenti temporali marittimi. Piogge nella media o sopra la media si dovrebbero avere al Sud Italia e in Sicilia, sotto la media altrove, anche se nelle aree costiere i temporali marittimi, sebbene di breve durata, potrebbero portare intense piogge e anche nubifragi.
Un deficit precipitativo si avrebbe in quasi tutta l’Europa occidentale e centrale e su ampie aree d’Italia.
Ottobre 2022: si prospetta un rinforzo dell’Anticiclone delle Azzorre con propagazione sino alla Scandinavia, generando una situazione di blocco alle basse pressioni oceaniche verso l’Europa. Ne conseguirebbe un certo deficit pluviometrico, alleviato in Italia dalla formazione di temporali marittimi. Una situazione non favorevole alle perturbazioni che portano piogge al Nord Italia.
Inevitabilmente, considerando il calore accumulato dal Mediterraneo, pensiamo anche al rischio di eventi alluvionali lampo per le zone esposte ai temporali e ai sistemi convettivi provenienti dal mare. Coi mari così caldi non si possono escludere formazioni di basse pressioni anche molto intense, addirittura TLC (cicloni simil tropicali) o Medicane (uragani mediterranei).
Novembre 2022: con il raffreddamento dell’aria e il rilascio di calore dal mare, si potrebbero formare intensi sistemi convettivi nel Mediterraneo centrale e occidentale. Si potrebbero avere eventi molto piovosi in mare aperto, con possibile interessamento di aree costiere e pre-costiere. Nelle zone interne si avrebbe un deficit pluviometrico.
Anche per Novembre, il Centro Meteo Europeo propone il blocco alle perturbazioni oceaniche. Questa proiezione del Centro Meteo Europeo è desolante, in quanto la speranza di avere piogge autunnali regolari e organizzate in ampie perturbazioni è stata radicalmente ridotta nell’ultimo aggiornamento per l’anomala forza dell’Anticiclone delle Azzorre.
Se tali proiezioni venissero confermate, si rischia un ulteriore deficit nella piovosità per molte zone d’Italia. Fortunatamente, le previsioni stagionali cambiano spesso e in questo articolo abbiamo analizzato soltanto l’ultima emissione, datata 1° Agosto, del modello di previsione stagionale del Centro Meteo Europeo.
Il modello stagionale del Centro Meteo Americano, lo evidenziamo di nuovo, ha tutt’altra visione del prossimo Autunno, proponendo tanta pioggia.
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