L’evoluzione meteo dei centri di calcolo in queste ore prospetta un probabile refrigerio che si potrebbe realizzare però accompagnato da una raffica di violenti temporali attorno ai primi di luglio.
È una previsione da definire, da confermare: i modelli matematici di previsione non propongono un cambiamento totale della circolazione atmosferica, ma essenzialmente una sosta all’invasione esagerata di masse d’aria calda provenienti dal Nordafrica.
Seguirebbe una nuova impennata termica, con aria molto calda dal Nordafrica che andrà a interessare nuovamente l’Italia. Probabilmente ci stiamo avviando, nessuno può escluderlo, verso un’ondata di calore molto più intensa di quella che abbiamo visto in precedenza, che si potrebbe manifestare nel corso del mese di luglio.
Volevamo una stagione estiva in libertà, privi di mascherine protettive, e da oggi ciò sarà possibile laddove la norma lo consentono, volevamo una stagione d’estate nella norma, ma questa non ci sarà. L’estate sta manifestando acute caratteristiche tropicali, peraltro secche perché nel nostro caso fortemente influenzate dal nostro vicino deserto del Sahara.
Nel nostro pianeta, clima del Mar Mediterraneo e atipico, in quanto la stagione estiva è la più asciutta. Questo succede anche in California, il Sudafrica, l’Australia meridionale essendo aree prospicienti a grandi deserti. E durante la stagione estiva le masse d’aria tropicali tendono a invadere quelle temperate.
Un cenno al cambiamento di circolazione atmosferica tra il nord dei tropici e la fascia temperata l’avevamo osservato nell’estate 2003. Ed è da allora che quasi ogni estate si ripete un eccesso di invasione di masse d’aria calda dal Nordafrica. In passato succedeva solo per brevi periodi, mentre da allora le ondate di calore si susseguono una dopo l’altra praticamente per tutta l’estate.
In alcune annate, è solo il Mediterraneo a vivere la criticità, ma altri anni la fascia tropicale sembrerebbe spostarsi anche più Nord delle Alpi, sino l’Europa centrale, persino al sud tutte le Isole Britanniche, dove si possono raggiungere in tali circostanze temperature elevatissime, anche superiori a 40°C.
Tutto ciò sta portando anche un cambiamento del regime pluviometrico.
Il refrigerio in Italia ci sarà e sarà flebile, ma comunque percepito e gradevole. Porterà la temperatura prossima alla media. Non ci sarà alcuna un’irruzione d’aria fredda proveniente dalle regioni artiche. Solo un ritorno verso la normalità, ma sarà temporanea, brevissima, tanto che i temporali dovrebbero interessare quasi solo esclusivamente il Nord Italia, peraltro con fenomeni più localizzati rispetto alle altre stagioni estive. Una fase temporalesca si potrebbe verificare anche sulle zone interne della penisola.
Con tutto questo caldo, con invasione di masse d’aria provenienti dal Nordafrica, dai contrasti termici avremo anche grandinate di una certa rilevanza, soprattutto con chicchi di grosse dimensioni.
Quindi, ricapitolando, potremmo avere un refrigerio di breve durata. Poi la linea di tendenza propone grande caldo. Però, il Nord Italia potrebbe essere coinvolto dall’aria umida oceanica, e anche se ci sarà temperatura sopra la media, si potrebbero manifestare dei temporali. Ma niente di diffuso come altri anni. Peraltro, i temporali così sporadici vanno a generare un aumento del tasso di umidità, che con le alte temperature apportano afa.
Per il refrigerio ci aggiorneremo con ulteriori approfondimenti in giornata.
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