L’espansione verso nord dell’anticiclone africano sarà ostacolata dall’intrusione di aria instabile oceanica, che tenderà a sviluppare temporali a carattere sparso, più frequenti sulle regioni del Nord, a partire dalle aree montane per estendersi alle pianure. A livello locale i temporali potranno essere di forte intensità.
Sulla Penisola e sulle due Isole Maggiori si potrebbero formare aree temporalesche con fenomeni anche di forte intensità, pur in un contesto termico assai caldo. I temporali potrebbero assumere forte intensità anche sulle regioni settentrionali italiane.
La prossima settimana ulteriori flussi d’aria instabile traghetteranno fronti temporaleschi verso l’Italia, più attivi sulle regioni settentrionali, in particolare nelle aree alpine e prealpine. Mancheranno ancora le piogge derivanti da perturbazioni organizzate, pertanto il beneficio di questi temporali per la soluzione del problema siccità sarà assai modesto.
Un cambiamento meteo più importante potrebbe giungere nel corso dei primi giorni di settembre: una bassa pressione potrebbe giungere dalle Isole Britanniche e richiamare aria calda dall’Africa verso il Centro-Sud Italia; mentre il Nord potrebbe essere esposto a masse d’aria instabili oceaniche, con precipitazioni che potrebbero interessare soprattutto l’area alpina e prealpina.
Nell’arco delle prossime due settimane le temperature tenderanno a mantenersi sopra la media, nonostante le frequenti manifestazioni d’instabilità. Si andrà tuttavia incontro a un naturale calo termico, più marcato al Nord Italia dai primi di Settembre.
Nota finale sui fenomeni meteo estremi: rispetto alla metà di agosto il Mar Mediterraneo ha visto diminuire la propria temperatura superficiale, che rimane però sempre molto elevata e superiore alle medie del periodo. Per questo motivo e in considerazione delle masse d’aria sempre più fredde che giungeranno dall’Atlantico, si potrebbero verificare fenomeni meteo estremi, come nubifragi, grandinate e tempeste di vento, che sono però prevedibili solo a brevissimo termine. In questo contesto previsionale possiamo solo evidenziare il rischio.
Rammentiamo che per le previsioni meteo l’affidabilità decresce man mano che ci si allontana dal giorno di emissione. Le previsioni a 15 giorni necessitano sempre di una conferma.
Discussion about this post