Ancora una volta dobbiamo parlare di un’evoluzione meteo improntata al grande caldo. Si comincia a vedere la possibilità di avere precipitazioni, ma in maniera copiosa giungeranno più avanti, nelle prossime due settimane avremo solo dei temporali in varie regioni d’Italia.
L’anticiclone africano si è impadronito del Mediterraneo determinando una lunga ondata di calore che è iniziata nella seconda decade di maggio, con la temperatura che si è portata costantemente sopra la media di riferimento e tenendo lontane condizioni meteo più consone al nostro clima. C’è stata qualche interruzione della calura estrema, ma è stata limitata solo da alcune aree d’Italia, molte regioni patiscono un caldo continuo e snervante.
È un’Estate incredibilmente calda, persino peggiore, in molte aree, di quella del 2003, per le alte temperature, costantemente molto sopra la media, e per la quasi totale assenza di precipitazioni. Nel 2003 fece molto caldo, ma soprattutto al Nord Italia, si ebbero anche numerosi temporali.
L’estate del 2003, considerata insuperabile, esempio di stagione estiva dal clima differente rispetto al passato, sta per essere oltrepassata da quella attuale. Peraltro, nel 2003 l’Inverno e la Primavera ebbero numerosi episodi di freddo, tanto che nella prima decade di aprile si ebbe una forte ondata di gelo e cadde la neve sulle coste adriatiche fino in Puglia.
Anche l’inverno e l’autunno furono caratterizzati da molte precipitazioni, non, come quest’anno, dalla siccità. In quegli anni le precipitazioni avevano una maggiore frequenza, mentre nell’ultimo decennio abbiamo osservato che le piogge si concentrano in brevi periodi e sono più intense, non solo in Italia.
Tornando all’ambito attuale e previsionale, le prossime due settimane avranno come caratteristica sia il caldo africano che la novità di maggiori precipitazioni, ma ancora una volta troppo localizzate per lenire gli effetti della siccità. Le piogge potrebbero essere fin troppo intense dove cadranno, ma non diffuse, con il rischio di pesanti nubifragi e devastanti grandinate, fenomeni il cui aumento è dovuto al cambiamento climatico del semestre caldo.
Avremo quindi temporali per infiltrazioni di aria più fresca in quota che interesseranno soprattutto le regioni settentrionali italiane e in parte quelle centrali e adriatiche. Soprattutto al Nord Italia i temporali assumeranno caratteristiche di tempeste elettriche, con scariche elettriche talmente frequenti da illuminare il cielo a giorno, come avviene durante i temporali tropicali.
In conclusione, fino a Ferragosto avremo ancora tanto caldo, però cominceranno ad essere meno rari i temporali, associati talvolta a eventi meteo estremi.
Ricordiamo che l’affidabilità delle previsioni meteo decresce quanto più ci si allontana dal giorno di emissione.
Discussion about this post