Cicloni mediterranei anche nel pieno dell’Inverno: una realtà ben lontana dall’essere impossibile. Le teleconnessioni globali, come il Vortice Polare e le Onde di Rossby, stanno già iniziando a definire le condizioni che caratterizzeranno i prossimi mesi. Questi fenomeni, sebbene originati principalmente nell’emisfero occidentale, avranno conseguenze spietate sull’Europa, con effetti diretti sulle temperature, sulle precipitazioni e sulla circolazione atmosferica.
Gli effetti del Vortice Polare
In Nord America, il recente spostamento del Vortice Polare verso la Baia di Hudson ha dato vita a un intenso flusso cross-polare. Questo fenomeno potrebbe scatenare una reazione a catena, influenzando la circolazione atmosferica sull’Atlantico e, di conseguenza, sull’Europa. Si prevede un rinforzo delle perturbazioni atlantiche, con una maggiore incidenza di eventi meteorologici severi nella seconda metà di Dicembre.
Le masse d’aria fredda di origine artica potrebbero trovare una via di accesso verso l’Europa centrale e meridionale, trasportate dalla corrente a getto. Per l’Italia, questo potrebbe significare un aumento delle possibilità di nevicate sulle Alpi e nelle aree interne, con il Nord Italia particolarmente esposto a episodi di freddo intenso.
Il Jet Stream
Attualmente, gran parte dell’Europa sta beneficiando di temperature superiori alla media stagionale. Questo è dovuto a un flusso occidentale caldo, alimentato da un’area di Bassa Pressione sull’Atlantico. Tuttavia, questa situazione di relativa stabilità potrebbe essere di breve durata
. Se la corrente a getto si spostasse più a sud, il Mediterraneo potrebbe diventare teatro di scontri tra masse d’aria fredda provenienti dal Nord Europa e correnti umide e miti. Questo tipo di configurazione è spesso associato a nevicate abbondanti al Nord e piogge intense al Centro-Sud. Insomma, una botta invernale di tutto rispetto.
L’importanza delle Onde di Rossby
Le Onde di Rossby, con la loro capacità di modulare i pattern di pressione atmosferica, giocheranno un ruolo chiave nel determinare il percorso delle perturbazioni. Per l’Italia, ciò potrebbe tradursi in un’alternanza di fasi di gelo secco e periodi di instabilità marcata. Le regioni appenniniche e le aree costiere saranno particolarmente soggette a fenomeni intensi, come temporali e venti forti, mentre le zone interne del Nord potrebbero essere interessate da nevicate diffuse.
Ma, alla luce di tutto, che dire dei prossimi mesi?
Le previsioni a lungo termine suggeriscono che verso la fine di Dicembre il Vortice Polare potrebbe rafforzarsi ulteriormente, aumentando la probabilità di una nuova ondata di aria artica. Per l’Italia, ciò potrebbe significare nevicate a bassa quota nelle regioni settentrionali e centrali. Al Sud, invece, i fenomeni potrebbero essere più variabili, con pioggia mista a neve nelle zone interne e precipitazioni abbondanti lungo le coste.
L’Inverno in arrivo, pertanto, si prospetta come una stagione di grande variabilità. I prossimi mesi richiederanno un monitoraggio costante delle evoluzioni atmosferiche per comprendere appieno la portata degli eventi e prepararsi fasi meteo sorprendenti nel cuore del Bel Paese.